UOMO - Anno III - n. 2 - giugno 1945
trario, il segno più radicale della nostra figura e in essa soltanto accettiamo di fondare le possibili distinzioni. Ma ap, punto perciò essa è, per sua natura, libera; proprio in quanto essa è un /atto di vo– cazione e di scelta, in grado di prescin, dere da ogni pressione esterna e di svi, lupparsi secondo le sue capacità. Nata dal!' uomo, essa non può far a meno di dirigersi al!' uomo come a suo spontaneo fine e da qui deriva la sua naturale so– cialità; che non risulta affatto, quind,; da un zmposzzzone, ma si origina dai rapporti della vita in comune ed in essi è chiamata a manifestare i suoi effetti. Ogni e diverso atteggiamento nei suoi con/rand finirebbe per travisarne i carat, teri e i compiu; ne paralizzerebbe il libero scambio tra gli uomini. Naturalmente non vogliamo pretendere alcun diritto alla cul, tura di estraniarsi dalla vita civile. Ma fra le necessità di un agire privato, sul filo di esigentissime domande individuali e nella costrizione di un'impossibile ca, municabilità di un'esperienza che nel suo /arsi si muove nella zona gelosa della coscienza - e la tendenza a trascinare in pubblico questo segreto dibattito e ape, rare secondo che la comunità impone,
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