UOMO - Anno III - n. 2 - giugno 1945

rito: soltanto in questo senso uno spirito può dire di avere partecipato alle ragioni del suo tempo, vivendo con gli spiriti attivi e al di fuori del tumulto e della vanità della folla. Oltre gli stessi affetti e la parte del– l'amicizia resta soltanto di una vita costrui– ta così la ragione dello spirito, infatti è pro– prio con questo metro in apparenza troppo personale e interessato che ci si svalva dal costume e dalla schiavitù delle abitudini. In tutta la nostra fatica cli questi anni ci ha sempre assistito una nozione attiva cli finale inutilità, l'amara parola cli Sainte-Beuve ci ha aiutato a tirarci fuori dal rumore dei pro– grammi e dal giuoco degli entusiasmi ester– ni : alla misura grossa della passione abbia– mo sempre contrapposto quella dell'abban– dono, e specialmente della povertà delle no– stre cifre: abbandono e paura ciel compro– messo col tempo minore che si possono ri– scontrare molto facilmente nella foga cli cer– te nostre pagine e nell'inerzia cli fronte al– l'accezione esterna di cura e di definizione meccanica. Troppo violenti nelle nostre do– mande cli assoluto e di eterno molti nomi e molte opere - validi in un mondo organiz– zato altrimenti - cadevano con la stessa forza delle pagine di un giornale e non mi interessavano le virtù di eleganza, questo vizio mascherato dell'impotenza. Ammesso lo scacco - e su questa cifra mi viene in mente che il nome di Mallarmé che è stato 13

RkJQdWJsaXNoZXIy