UOMO - Anno III - n. 2 - giugno 1945

12 am1c1zia, due esempi ma anche due anime che mi hanno assistito in un tempo informe e corrotto, anche se la mia pazienza non è riuscita a darmi interamente il buono delle loro offerte e la virtù reale delle loro pro– poste. Ricordo questi due nomi ma adesso penso a tutto quello che è stato per me Sainte-Beuve, il Sainte-Beuve che intervie– ne così male e tanto poveramente in queste pagine e che per almeno tre anni è stato il motivo centrale d'ogni mio discorso, il gru– mo vitale che ha nutrito il mio sangue: e neanche tutte le pagine che ho cledicP.toalle sue immagini giovanili hanno esaurito la fortuna interiore della sua luce, la leggen– da diffusa dai suoi testi pieni e a volte gonfi nella mia intelligenza finalmente creata. Anzi se misuro le pagine di questo diario con queste unità davvero centrali per me ne devo denunciare tutta la facoltà di margine, il loro valore di persuasione laterale ma an– che così non smettono di collaborare a quella che è la loro funzione rappresentativa, su– perano la mia vicenda personale per preten– dere al nome di un clima e al segno di tante stagioni così vive e così perdute. Il loro ca– rattere aperto mentre le tiene \ontano da una compiacenza sentimentale che avrebbe giovato soltanto al colore cli un quadro falso alla fine ribadisce appunto questa urgenza generale, il senso di un discorso maggiore di cui mi piace essere stato vittima e favo-

RkJQdWJsaXNoZXIy