UOMO - Anno III - n. 1 - febbraio 1945
46 detto « realismo coucettuale », cioè secondo u,z. 11u:– todo per wi il concetto si trasforma i11 ,ma obiet– tività astratta, che ann1<l lala ricch ezza del dato concreto, rhe impedisce al concet.to di integrarsi con, la 11ioltepti·cità sperime ntale, e q uindi di umo– versi liberamente nei/a sua stessa sfera .. lvi a, tralasciando Per ora, Perchè 1-ion. è qu.i il foogo Per una conveniente trattazione, il fatto che la. questione dei generi può e deve esser riesumala in ,ma filosofia più aperta e meno dogmatica., i11 un'estetica razionale trascendentale in. cui l'ideale dell'arte sia 1ma legge che diventi concretamente sostegno e spiegazione di tutta la realtà artistica, tralasciando, ripeto, l'impostazione puramente teo– retica della questione e 11,n. co1iven.iente accenno al pericoloso uso delle identificazioni astratte, quale era stata la mia posizione nella prefazione ai Lirici Nuovi? Nient'altro che una posizione, 1ial1iralme11-– te con certe inquietudini e con certi preseutinzetiti, nie11t'altro che una posizione pressochè ortodossa– mente crociana : Cacciati dalla porta signorile della teoria, i generi letterari rientrano da quella di servizio della pra– tica. Ma è 11at1<rale che "" tale principio mi si pre– sentasse in 1tna luce diversa, e cioè mi si presen.– tMse in rapporto alla convinzio"e della esistenza di 1111a zona prammatica della riflessione estetica: zona prammatica, che trova i suoi pla1'sibili testi, tra l'altro, nelle arti poetiche lefterar-ie e artistiche. Là dove si dii vita ad una precettistica o ad w,a dottrina puramente «letteraria» dell'arte, (q11elle dottrine che è facile logicamente distruggere e iro– ttizzare con. su,periorità : col solo risultato positivo di 11sci,-edalla discussi o"e gloriosi della vittoria, ma pri vi di bottin o) è convenien.te che si ricorra ad un. determina.lo ordi ne di catego rie, Ira cui la classifi cazione i11 generi, sempre in rapporto alla
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy