UOMO - Anno III - n. 1 - febbraio 1945
civiltà del con/Ùzente, c/ze si fonda sul valore intrinseco del!' uomo inteso come persona, cioè come centro di uno spirito, di una coscienza e quindi di una respon, sabilità. Nello eforzo di definire e affer, mare tale superiore dignità è riassunta la vicenda dei secoli. Qui è il fondamento della cultura occidentale, qui è il vero senso del continente: nella primazia di una /orma personale, cosciente, libera, crealiva del!' uomo. Vedere ora la guerra ùz corso soltanto come un urto di popoli per il predominio economico del futuro è limitarsi ad un aspetto contingente di essa, anc/ze se il più corrusco. Invece il rise/zio maggiore del continente è nella demolizione siste, matica della sua cultura, nel trasferimento della sovranità del!' uomo alla massa. Questa è la più profonda offesa al con, tinente. Feriti qu,; saremo feriti alla ra, dice, e inizierà un periodo di oscuramento per l'umanità intera. Ognuno di noi comprende c/ze una volta fuori da questa guerra l'avvenire appartiene alle masse. È un fatto inelut, tabile e giusto- e per il quale si sono /atti
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