UOMO - Anno II - n. 4 - ottobre 1944
tibili: privilegi di casta, di categoria o di classe secondo i diversi momenti. E' perchè, sopratutto, non hanno sensibilità e coraggio sufficiente per a f frontarc soluzioni radicali prima d'esserYi co– strette. l\egando la morale di eguaglianza tra gli uomini che essi stessi hanno professato reclamando la partecipazione al potere, rinnegano la propria opera, quasi non sapessero che chi ha capacità ha diritti, ai quali si può opporre ~n limite solo, quel– lo dei doveri, ed una sola misura, quella di una diversa preparazione. E' così che l'Enciclopedia nasce da un bisogno aulico di cultura e distrugge la nobiltà. E' così che Marx i: borghese nelle origini e nella vita, ma da lui trae forza il proletariato per la sua lotta a morte contro i borghesi. E' così che questa generazione, nata ed educata alla vita dei partiti od all'imposizione delle ideologie, ispirandosi sem– pre a forme di un nazionalismo imperialista, dovrà sconvolgere gli uni e le altre, perchè non è più l'epoca delle lotte tra partiti politici, delle discus– sioni fra ideologie, delle prevaricazioni di nazioni sopra nazioni, anche se tutte queste abitudini con– tinueranno a trascinarsi in là per inerzia o no– stalgia del passato. E' questo invece il momento dell'affermazione dell'individuo, del cittadino, del– l'uomo per le sue capacità sul lavoro - là dove il diritto conosce per necessità il contraltare del dovere, là dove l'abitudine quotidiana insegna, non per parole ma per fatti concreti, la reciprocità dei rapporti, là dove ciascuno sa prima che glielo si dica, più fortemente che se glielo si dicesse, che vita è responsabilità e non avventura, 11011 illu– sione, non abbandono. Il lavoro porta più facilmente di ogni altro ele– mento ad una giusta gerarchia, perchè sul lavoro 61
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy