UOMO - Anno II - n. 4 - ottobre 1944
sintesi, non suppose nemmeno, dipingendo, effetti sintetici, espressioni sintetiche: egli operò come la natura: come in essa ciò che da vi– cino è perfetto da lontano è perfetto: ed è sempre ricco, pieno, sostanziale. Le Corbusier ad un tratto mi disse, con voce imperturbata, qualunque, concludendo un suo pensiero: « Donnez quatre ans de travail à un peintre d' aujourd'hui et il vous faira une chose pareille ». Insorse in me a quelle parole una violenta ribellione intima, che aveva la natura dello scandalo, come di fronte ad eresia o sacrilegio. Dentro me dicevo e mi facevo interprete come di una protesta uni– versale : « C' est qu~stion d'un Michelange, pas de quatre ans ! » ma il fiato non usciva, come compresso dalla forza d'urto della asserzione di lui: forza che mi lavorò dentro, mi riempì, viva, indimenticata, insopprimibile, vittoriosa alfine. Forza costituita da una grande lezione, per tutti, di fiducia in noi. Qua/re ans ! Per– chè no, infatti? E m'accusai di viltà di non aver pensato prima, sempre, questa cosa sem– plice, vera, naturale : questa cosa forte e sicura e certa: pensai a Picasso ed a Sironi: loro due soli però. E pensai che l'arte è anche l'occa– sione: che gran povertà dei nostri tempi è non saper mettere alla prova gli artisti, non 49
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