UOMO - Anno II - n. 4 - ottobre 1944
mente le gentl~ nconosciutesl ui un comune destino e comune significazione. Comunismo allora? Fermiamo a tempo questa parola, e non perchè se ne abbia paura. Fermiamola al punto giusto in cui un errore si sostituisce a un altro errore e cioè un collettivismo di classe vuol sostituirsi a un collettivismo di nazione; al punto in cui si voglia scambiare le responsabilità dell'uomo con una responsabilità della massa; ùifi,ne al punto in cui; per naturale sviluppo della tes,; alla figura essenziale dell'uomo, clze è sintesi unitaria perchè individuale di spirito e di natura, si voglia contrapporre una figura economica di produttore,consu, matore, con una dissociazione dei valori impossibile, perchè antùumana. « Ogni « sogno e proposito e tentativo di tras/or– « mozione gregaria del!' essere umano, « di riduzione dell'individualità a mero « componente., ad un..,unità di una seri·e., « di annegamento dell'individualità nella « pretesa superiorità dell'ente collettivo, è « null'altro clie proporsi a compire opera « di umana degradazione.» (Bandini: Uomo e valore).
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