UOMO - Anno II - n. 3 - giugno 1944

70 fundone di scopi non frasce11dcnti l'umano - non significa rimmciare al superamento verso un. ideale di ordine teleologico eterno. Coloro che si incari– cmio di questo insegnamento si su,ppone siano mossi da w,a su,periore concecione dell'universo che vali– chi i confini della terra. Essi devono però capire che se questo è il loro necessario presupposto - sen::a ·il quale non potrebbero nemmeno credere alla verità del proprio insegnamento - coloro in– vece cui si rivolgono non sono in grado di com– Prendrre i problemi della morte, poichè no,i. hanno ancora risolto il problema della vita. Questo 11101/0 risale a Confucio. Egli, di fronte ad wi. popolo che non viveva ùi. f,m::ione di ,ies– s,ma idea soprairnaturale, gli fece intravedere, sì, che wi. superiore ordine aveva pure da esistere, ma che per i11tanlo era bene i11diri::aarsi secondo dei traguardi - cioè: sulla base di principi - che fossero co111pre11sibili.Insegnò l'Amore, senza pot.er insegnare Dio, ·insegnò l'wnam'.tà senza po– terne conoscere la vita eterna. Ma il risultato f1t mia intera civiltà che, conquistando wi. motivo ed wi. programma per vivere, asst111se1111a fisionomia ed mia dignità dt?jinitc; una armonia, in altre parole, fatta da tante vive partecipazioni al progresso, mia armonia fatta di Persone responsabili. Qtta11do io dico che oggi l'educazione alle grandi cose deve essere fatta attraverso le piccole, quando dico che per scalar la 111011tag11a bisogna allenare il fiato i1> collina, quando dico che per arrivare agli ideali bisogna pa,·tir dalla morale, intendo proprio questo. Nel turbine della nosf,ra vita moderna come

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