UOMO - Anno II - n. 3 - giugno 1944
sibile, perchè la realtà è, al contrario dell'idea, suscettibile di molteplici e vari aspetti, così av– viene che l'idea assume, poi, essa i vari e mol– teplici aspetti della realtà, si distrugge come idea, e si fa realtà: siamo precisamente dinnan– zi alla metafisica del divenire, che, per un ec– cesso di logica, finisce col distruggere la logica stessa, giacchè distrugge il principio di non con– traddizione, che è il fondamento della logica; che se si risponde che c'è pure la logica della contraddizione, possiamo semplicemente repli– care che non si ha affatto il diritto di procla– mare una tale logica, giacchè, col proclamarla, si pretende certamente di non essere contrad– detti. Noi diciamo francamente che, quando si arriva alla contraddizione, l'unica cosa che resta da fare è quella di non parlare, e, se ci si rie– sce, di non pensare. Chi, d'altra parte, dà un'esclusiva importan– za alla realtà vorrebbe ridurre e frantumare la idea nei vari e diversi aspetti che può assumere la realtà; ma, poichè neppure questo è possi– bile, dato che è insopprimibile l'esigenza della ragione umana di unificare e coordinare la real– tà molteplice e varia, così accade che l'idea, quasi inavvertitamente, avanza da sè, s'impone, distrugge nella realtà tutto quello che ci può essere di mutevole e di caratteristico, e la rende immobile, dura ed uniforme, direi irreale. Ab– biamo, insomma, la metafisica dell'essere, che sorge come una vera e propria vendetta della logica contro la realtà che l'ha voluta ignorare: S9
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy