UOMO - Anno II - n. 2 - aprile 1944

Purtroppo è avvenuto invece proprio questo: rimasto solo a sacrificare qualcosa ùz un mondo di merca,w; l'artista non .,' è accorto si sacrificare la sua natura d'uomo per una spoglia di manichino. A poco a poco nel!' incendio lza sacrificato tutto; anche la ragione, la coscienza, per un ùu conscio più o meno controllato. Ci si accuserà allora di puritanesimo se ardiremo ricusare, o per lo meno rele, gare, un'arte ribelle, se ardiremo avanzare ragioni moraù; cioè umane, a fianco delle ragioni estetiche'? In un periodo di cos,' acceso lassismo spirituale come ,'l nostro, con/essiamo che è preferibile correre questo pericolo. Infine clze cosa si desidera se non ripren, dere lo sforzo e l'impegno di conoscere e rappresentare l'uomo'? Allora bisogna riattaccare il discorso al punto di frat, tura che dura, in Italia, da più di un secolo. Sciogliere gli sclzem,; smontare le inca, stellature e mettersi nella vita con imme, diatezza: la legge morale non risulterà più un dopo che vive al di fuon; fredda come una imposizione, ma un prima, un'annonia

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