UOMO - Anno II - n. 2 - aprile 1944

VII Ripudio (dei socialisti del mio tempo) non tanto il loro programma economico, quanto l'illusione che mutando il sistema di produ– zione e di distribuzione della ricchezza, gli uo– mini sarebbero stati liberati, quasi automatica– mente, dall'egoismo, dal vizio, dalla miseria morale. (Giuseppe Jl1azzùzi) VIII Agiscono contro la classe operaia coloro che la incoraggiano a credere che essa non possa avere mai torto e che basti al lavoratore ritor– cere contro gli altri la oppressione che esso ha subito. Agiscono contro la classe operaia co– loro che ritardano, così, la sua educazione per– chè l'educazione non si fa con le parole bensì con gli atti. Sappiamo che la classe operaia sarà degna di governare la democrazia - come voi desiderate e come io mi auguro pienamente -– il giorno in cui i suoi atti saranno di sua pro– pria volontà conformi al diritto che essa stessa reclama. Ecco l'educazione che bisogna darle. La verità è che nell'organizzazione sociale è necessario distinguere l'uomo e l'ambiente. Pa– re più semplice riformare teoricamente l'am– biente; ognuno lo fa a piacer suo; ma se voi considerate che la forma dell'organizzazione è e non può esser altro che il prodotto delle con– cezioni umane successive, modificare arbitraria- 81

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