UOMO - Anno II - n. 2 - aprile 1944

*** La collaborazione delle classi sotto l'egida dello stato è una terza soluzione, che accetta le antitesi, ma cerca di condurle non ad un contrasto ma ad una coordinazione, attraverso la continua rielabo– razione delle sintesi. E' un programma che concilia il desiderio di perfezione con le condizioni di fatto della pratica organizzativa e dei limiti dell'uomo, e cerca di coordinare l'aspirazione alla libertà e i do– veri dell'eguaglianza. La concezione corrisponde al termine di fraternità, che la rivoluzione francese introdusse, e che noi vorremmo definitivamente so– stituire con quest'altro: umanità, lmmanitas. Per essa si esaminano gli interessi da ambedue i lati della democratizzazione e della autorità, e si mira a risolverli in una armonia produttiva con l'educazione degli individui alla responsabilità so– ciale. E' una concezione dinamica, che non pensa alla perfezione, ma segue la legge della perfettibilità. E' il tipico programma politico. Le sue verità ne stan– no al di fuori, come stanno al di fuori dell'uomo. Le sue mete tendono ad adeguarvisi, ma appartengono a questa terra: sono realizzabili, sono possibili. Il collaborazionismo vale come programma di gover– no, come guida all'azione concreta : è conscio dei limiti, è consapevole delle regole che si debbono rispettare. Non entusiasma le folle, poichè non as– sume atteggiamenti drammatici ed è temperato nelle espressioni. Ma è destinato a dominare il mondo di domani, che si è fatto scaltrito alle troppe illu– sioni e chiede una vita tranquilla e dei fatti con– creti. 67

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