UOMO - Anno II - n. 2 - aprile 1944

soltanto di un assiduo autocontrollo. Problema di educazione e di tempo. Per motivi ideali, invece, va elevato il dubbio sulla «politicità» della soluzione nell'egualitarismo marxista. Tutto ciò che nega all'uomo una parte della sua dignità, sia pure in favore di una classe intera, è contrario ai nostri principii. L'uomo è uguale nella natura, è uguale nella responsabilità della propria vita, è uguale nelle leggi che deve rispettare, è uguale nei diritti e nei doveri dinanzi a Dio. Ma come è stato donato di differenti doti quando fu posto sulla terra, così ha ìl peso di dìversì compiti e di diverse responsabilità socìalì. Realiz– zare tutto sè stesso: è questo il nostro traguardo terreno. E' il solo che possiamo pretendere ci sia lasciato sgombro d'ogni ostacolo fazioso. Ma ap– punto esso vuol dire porre in rilievo al massimo le nostre differenze: e nessuna personalità è o può desiderare di essere eguale ad un'altra. Il discorso è oggi difficile, perchè si suole iden– tificare il marxismo comunista con il comunismo russo, e nel giudizio intervengono istintivamente elementi e passioni contingenti. Ma possiamo ben dire che l'Unione delle repubbliche sovietiche ha usato del verbo marxista dell'eguaglianza con abi– le propaganda, ma che te sue manifestazioni con~ crete hanno segnato il ritorno alla normalità dopo la rivoluzione con un processo di involuzione, in grazia del quale anch'essa si è progressivamente al1ontanata dai principii iniziali. Col venir meno dell'urgenza di una propaganda che faccìa presa sugli animi, difatti, la sua dogmatica perde di 6S

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