UOMO - Anno II - n. 1 - gennaio 1944
Le parole si intrecciavano senza bontà. Don Luo11i si rassegnaYa a cedere a Rosa. Tentò ancora ap– pellarsi alla fede che impone la verità dei puri di spirito e scioglie le storture dell1educazionc ma Chinò ilCapo per non vedere quel volto sorridente e vittorioso. :::--Jon sapeva spiegarsi il crescere dell'an 1 ersione per quella donna nè poteva attribuirlo soltanto al suo disappunto. Un distacco eccessivo ormai li separava: Don Luoni avvertiva ora che la stessa affabilità, l'ordine meticoloso della sua perso11a contribui ,·a a segnare la zona di separazione. Gli venne istintivo confrontare l'atteggia111e11to di Rosa con quello di Giulia, così aperto alla con– fidenza; ma ormai le parole cli Rosa ave,·ano per– fidamente corroso la confessione della sorella. li prete si sentiva avviluppato in un'aria gentile ed esatta, ma profondamente corrotta: per contrasto, quasi volendosene liberare, si sentì velocemente ri– scaldato da una purezza che 11011 gli aveva mai per– messo simili funeste congiure di sc11timc11li. Com– prese ad un tratto quanto fosse penosa la sof fcrenza di Giulia, quanto inutile d'altra parte e ostentata stere allo scontare di peccati grandi e presenti la fermezza di Rosa. Non era più il caso di assi– come la vita stessa di quelle due donne, e forse neppure era il caso di salvarle. _ on credeva che sarebbe bastato perdonare. « Quante, troppe accuse » 1 disse teatralmente, al– zandosi e allargando le braccia, << non avete fatto che mentirmi! Pensate, via, alla vostra colpevo– lezza ! ». Rosa, che non attendeva lo scatto del prete, rimase senza parola. Anche la donna si era alzata colpita. Sul volto di Don Luoni era apparsa una gioia vigorosa, quasi la grazia della verità che finalmente apparj va. 61
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