UOMO - Anno II - n. 1 - gennaio 1944
60 fuori da questa casa ... Ed io che, stanca di discu– tere, cedevo alle sue convinzioni per non accen– dere in lei un egoismo maggiore, le dovevo far credere ch'ero realmente felice di essere governata e persino sfruttata da lei... ». « Ma la notte che seguì la seduta spiritica ... ». << Non conta, non conta>>. Rosa s'accalorava, si– cura della propria vittoria. La sua voce si appog– giava in maniera nuova e l'occhio si era animato. Don Luoni non disarmava, insinuando le sue re– pliche ormai più per puntiglio che per convinci– mento. Il rumore, dapprima calmo, di un passo su e giù per l'impiantito della camera superiore, si trasfor– mò in un tumulto di passi. Rosa affrettava però le sue parole e tracciò con la mano un gesto marcato nell'aria, quasi volendo attirare la attenzione del sacerdote che ormai dimostrava chiaramente 1-m'in– quietudine anche sul volto. « Da quando Giulia tornò a casa godetti nel sem– brarle più adirata di quanto in realtà fossi. Per– mettendole di credere alla mia tardiva gelosia, le Yietavo ogni possibilità di sapere che consideravo il suo amore verso di mc come un viscido senti– mento. Mi liberavo dalla sua morbosa premuro– sità senza fargliene cenno, questo mi• premeva. La disastrosa sofferenza che dall'infanzia mi aveva condannato a<lun gioco di menzogne e ipocrisie fi– nalmente si scioglieva ... Non per merito mio, per– chè purtroppo (ecco la mia colpa!) non ero mai stata capace di ribellarmi, ma per destino, un de– stino degno in tutto delle avventure di Giulia, che la beffeggia va ordinandole di raccontar di sè a tutti gli estranei che quella sera erano in casa vV... Giulia è malata nei desideri, rendetevene conto ... ».
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