UOMO - Anno I - n. 1 - novembre 1943

62 du phisolophe et du moraliste, non de l'e– crivain d'imagination dont tout l'art consiste a rendre visible, tangible, odorant, un monde plein de délices criminelles, de sainteté aussi, nous ne l'ignorons pas. C' est le roc où nous nous accrochons, que nous embras– serons jusqu'à no tre dernier souffle: puisse du moins la Grace demeurer présente dans notre oeuvre; meme méprisée et en appa– rence refoulée, que le lecteur sente partout cette nappe immense, cette circulation sou– terraine de l' amour. ~ L'impegno del ro– manzo è così una descrizione del male, un lavoro di approssimazione al bene, un' esi– stenza insomma, un destino umano e non astratto. I lettori dovranno compire il ro– manzo con il gioco delle loro reazioni, dei loro sentimenti, con la pronuncia dei loro giudizi. Dovranno cercare in se stessi quel distacco che lo scrittore non può nutrire per la propria materia umana, per i propri difetti e vizi, le proprie esili speranze di salvezza. Ricordiamo anche noi, seguendo l' esem– pio dell'autore che, .: La Gazzetta Nera» è stato scritto prima di « Lettere di una no– v1z1a », davanti al quale romanzo rivela

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