UOMO - Anno I - n. 1 - novembre 1943

60 ama l'abiezione del proprio male, l'umiltà quindi ha radici in lui accanto ali' egoismo, e non sa rinunciare al male. Per lui è necessario un luogo umiliato dell'anima, un credere ingiustificati e arbitrari i propri atti, le proprie parole: un'estrema diplomazia gli permette di evitare il giudizio nella propria stessa voce. È evidente che le voci degli altri per lui suonano a vuoto, hanno un sommesso attutirsi nella morbida e neb– biosa aria di tante sue descrizioni. Accade anche per « La Gazzetta Nera» che l'attenzione della nostra lettura si acui– sca sulla materia umana piuttosto che sul disegno e la costruzione delle pagine, una attenzione che si rivela a noi stessi tesa a rintracciare certi momenti e certe esitazioni di una nostra intima indagine, a ritrovare in un lavoro di approssimazione a Piovene i motivi di una nostra condizione umana. Crediamo che a molti altri lettori avvenga di essere disposti alla comprensione delle difficoltà di una scrittura che si presenta così inclinata al rischio di un giudizio e di una condanna morali inequivocabili: di una scrittura che valendosi di dichiarata mala– fede, scopre un suo singolare impegno al

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