UOMO - Anno I - n. 1 - novembre 1943
52 a cogliere ciò che veramente appartiene allo Spirito. Homo homini lupus. Nella rinuncia ali' idea di Uomo ci siamo liberati della nostra superbia, nel nostro amore tutto roman– tico del particolare, ci siamo liberati di una formula che oggi sembra vuota ed inutile, bisogna ora liberarci della nostra ferocia e delle armi che finora l'hanno servita. Il popolo, divenuto società, si è diviso nelle classi, torniamo al concetto più primitivo di prossimo, abbandoniamo le alleanze punti– gliose e sofistiche per l'amicizia tra uomm1. Non si vuole qui affermare un vangelo pacifista o panmondiale, si vuole soltanto valorizzare di più un rapporto che sembra essenziale al progresso dello Spirito. « Non lasciamoci portar via dai fatti, ma ricordia– moli alla nostra natura, alla nostra possibilità di seguirli, di comprenderli e di coglierne ciò che hanno di essenziale J. È un consiglio questo difficile da seguirsi finchè i fatti vera– mente ci trascinano via col loro susseguirsi senza sosta. Sarebbe stato come consigliare a quei nobili pionieri del Far West di fer– marsi a rendere più intensiva la coltura dei loro campi sulle sponde dell'Atlantico, quando l'Ovest si apriva misterioso, miraggio di rie-
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