UOMO - Anno I - n. 1 - novembre 1943
Verità la terza e ragionevole soluzione, il che consiglierebbe di soprassedere a tante questio– ni che per essere troppo vecchie e troppo con– sumate dal ragionamento, danno a sospettare di qualche vizio congenito alla lor formazione. Ma tornando alla questione degli antichi e dei moderni, visto che si parla di uomini antichi e di uomini moderni, che idea pos– siamo avere noi dell' Uomo per giungere ad una simile distinzione? Dall' Oriente nascono i moti vi cari ai ro– mantici, le bellezze sontuose ed allucinanti delle Salomè, le corruzioni splendide e raf– finate di Sodoma, le esotiche visioni dell' Im– pero brulicante dei satrapi, dall'Egitto dove mille uomini muoiono sotto il sole e la frusta per seppellirne uno solo, non un grido umano si leva fino a noi, non una macchia del loro sangue è rimasta su quelle pietre ornate sol– tanto della gloria di Iside e dei Faraoni. Interi popoli vengono sacrificati allo ster– minio, alla fame e al silenzio perchè si possa recitare al cospetto degli Dei avidi di sangue la grande tragedia degli imperatori e dei sacerdoti. Non esiste ancora l'uomo, ma soltanto pochi uomini ~ sono semidei. 45
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