UOMO - Anno I - n. 1 - novembre 1943

disfatto, quale altra cosa dovrà invocare, o in nome di che potrà protestare? Abbiamo già detto che qui entrano in campo le esi– genze personali di ognuno, e perciò esigenze infinitamente varie; però tali esigenze si pos– sono ridurre a due fondamentali: esigenze di carattere sensibile ed esigenze di carattere volontario e morale; il tono e la misura di tutte queste esigenze potrà variare ali' infi– nito; ma la loro natura credo si possa ridurre senz' altro ai due motivi fondamentali del senso e della volontà. Il senso. Ma chi voglia protestare in nome del senso, ed invocare la soddisfazione di esigenze sensibili per raggiungere l' indiffe– renza, non va contro, con ciò stesso, a quella concezione razionalistica della realtà, che ha accettato da prima come necessaria e fonda– mentale? Non sono la ragione ed il senso elementi antitetici ed inconciliabili? Certa– mente, nessuno che voglia dare alla propria vita coerenza ed ordine, e quindi serenità, può assecondare egualmente tanto le esigenze del senso quanto quelle della ragione; ma, una volta accettate come fondamentali e ne– cessarie le esigenze della ragione, dovrà a queste subordinare, se non intende soppri- 33

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