UOMO - Anno I - n. 1 - novembre 1943

di uno, perchè mi sembrerà di riviverlo. Ero con'\Jinlo di essermi procurata un'infezione, il cui periodo d' incubazione poteva variare da due a cinque giorni, e nel primo giorno di questo terrore ho conosciuto una donna. Ho ricavalo dalle poche ore che vedevo di– nanzi a me, sensazioni sempre mutale, istante per istante, ho vissuto in centoventi ore tanti attimi felici o sofferti da poterne riempire una vita inliera. Non ti dò alcun particolare, ma tu comprenderai ora perchè io mi sentissi tanfo al di fuori e al di sopra del brulichìo umano che '\Jedevosotto di me - perchè di '\Jilecome ne vedevo Vi'\Jere, io ne ho vissute mille e le ho creale io. Così sono passati anni che per me erano eterni, pieni delle mie morti e delle mie immense gioie, che ho sen– tilo trascorrere in ogni loro istante, che ho 3aturato di me. Capirai ora perchè io sorridevo quando '\Jolevatepersuadermi della nullità dei miei terrori : '\Ji osservavo come formiche. Solo te volevo togliere da quegli insetti, do– nandoli il mio segreto, per l'irragionevole sentimenlo che pro'\JaVo. Lo faccio ora. Tu puoi Vi'\Jere come ho vissuto io, se vuoi. Ma forse ho sorriso troppo dei vostri ragio– namenti, allora,. Taci ed ascolta come è 25

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