UOMO - Anno I - n. 1 - novembre 1943

goglio dell' elezione che non da vero m– teresse. Ma già al primo sguardo mi si fermò il fiato in gola. Era il 26 mattina e la lettera era datata il 25. Fissai la data, combattuto nel sospetto di una morte non naturale o di una lucidità disumanata. Cercavo sicurezza nelle parole fresche ancora del medico "il cuore non ha resistito, una grande emozione, forse - se non fosse stato solo - l'avremmo salvato,, fìnchè sperando la soluzione dalla pagina, mi scossi per continuare. Trascriverò ora la lettera, intercalando volta a volta le spiegazioni necessarie per comprendere la mia soluzione; per sè stessa non ha bisogno di note e là dove fossero necessarie, le tralascio per non incorniciarla nel postumo. Carissimo Marco, ho scelto le a lellore del mio ultimo scrillo, perchè sento una necessità di giustificarmi. M'imporla mollo di ciò che penserai dopo la mia morie; ho del tuo giudizio la stessa preoccupazione dei pensieri 'posi coilum' di una donna che per nece,sità ho lascialo. Tu sai 19

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