Unità proletaria - anno II - n. 21 - 5 novembre 1973

4 Una vicenda significativa L'ipotesi di unità locali di sicurezza sociale elaborata dal Dipartimento della Sanità della Regione Toscana - L'opposizione del PCI (in un primo tempo) e un analogo progetto di legge della Regione emiliana - Una lezione per il partito Il centrosinistra è oggi fo,.,temente impegnato per blocoa(le le r,iù timide ipotesi r.fonnistiche, per impon-e - con l'austeoità, il falso blocco dei prezzi e il vero blocco dei sala•i - la politica dei redditi, cioè un nuovo impulso al profoto. Ciò esigerebbe u.,11 dura, ampi-a risposta del movimento operaio, che però mooca soprattutto perché le organizzazioni « storiche • della sinistra e i vertici sindacali frenano il movimento, in quanto ~jducono tutto alla mediazione al livello istituzionale, mortificando o spingendo su posizioni sterili molte energie do6ponibiLi per la costruzione di un'altemati,va al sistema. Così, l'uso di classe delle istitu;oioni « di sinist~a • non solo è negato in teoria (comuni e regioni sono parte dello Stato, di questo Stato, verso cui non debbono assumere posiczioni antagoniste), è ostacolato anche quando si pongono obiettivi di •riforma», soprattutto se essi sono mobil,itanLi e « d; rottura •· Sotto questo profilo, in rapponto oll'esigenza di una battagita per la salute che cercasse di collegare il nuovo del movimento (consigli, assemblee, articolazione e diffusione della lotta) al nuovo delle istitu20ioni (regioni), I' esperienza registrata in Toscana è assa:i sig11ificativa. Quando il Dipartimento Sicurezza Sociale elaborò un'Ipotesi mensioni, obiettiv,i, strutture e li- re buone intenzioni, anche se le vello di partecipazione, si avvici- recriminazioni valgono a poco e nano ali'/ potesi di ULSSS propo- quel che conta è superare il punsta dal Dipartimento Sicurezza to morto attuale. Sociale della Regione Toscana. Ed Questa vicenda, tuttavia induce aoohe se progetto di legge ciel anche a seri.e riflessioni autocritiPCI e progetto di legge regiona- che, M Partito non ba saputo cole emiliano presentano diverse gliere le possibilità di mobilitazilacune e ambiguità (che del resto ne che la situazione offriva e che non staa-mo tJanto nelle cose sorit- indubbiamente si 11oorescevanocon te e non scritte quanto nel vellei- la proposta di / potesi di ULSSS, tavismo de6vante da una politica che perciò non è diventata elegeneralc che non punta su.Ila mo- mento di lotta ne; luoghi di !abilitazione di massa), è chiaro voro e nel ternitorio, dove cioè che essi rafforzano autorevolmen- si decide se le proposte pos50no te l'elaboral!lione deC'assessorato diventare fat.ti, dove se ne valuta retto dal PdiUP, comportano (se concretamente la validità, dove l'orgoglio non è più forte della si superano resistenze ottuse e ogragiooe) una rapida revisione dell' gettive. Varie forze (le ACLI reatteggiamento di chi !ii è opposto gionali, ad esempio) avevano ea che la Regione Toscana assu- spresso consenso su.Ila proposta, messe formalmente l'Ipotesi di a d'.,mostrazione che superando la U lSSS come legge regionale. concezione Malica dello schieraUn anno e più è andato per- mento di maggioranza pote,vano duto. La Regione Toscana ha per- emergere nuove possibi1ità di sucduto una grossa occasione; sopra!- cesso. Il Convegno deve partire tutto i lavoratori hanno continuato dalla lezione di questi lunghi mea pagare alti prezzi ai padroni, si di scontri al vertice per proalla speculazione, in termini di I porre nuove linee di iniziativa ~alute e moneiari. Questo non che affidino al movimento il può essere oancellmo dalle futu- compito di andare avanti. : .................................................................... . La piattaforma del di Unità locale dei Servizi Sani- •' tari e Sociali, circa un anno fa, Convegno MALATTIE PROFESSIONALI E SOCIALI, le altre componenti la maggioranza cli sinistra, ma soprattutto rl PCI, assunsero un atteggiamento ostile sempre più marcato. Sarebbe sbagliato supporre dhe alla base di tale atteggiamento vi fos..<ero motivi puerilmente politici: timore che i.,mergesse con forza qu,alifieante una componente in odore di scomunica. patr,iottismo di partito ecc. Al fondo dell'opposizione all'Ipotesi (si potrebbe dire del sabotaggio) v,i erano motivi politici precisi, ollrechè I' incomprensione e la paura ciel nuovo. Con l'Ipotesi si prefiggev<1una roltiura de11'asseuo sanitario esistente, che comportava per la Regione. ma più ancora per le forze pol,itiche e ~ il movimento, uno scontro col sistema (padroni, :,rato, posizioni parassitarie e privilegiate) che per essere vittorioso presupponeva la mobilitazione di massa. la partecipazione operaia e popolare a tutti i livelli e in ogni fase. Dati salienti dell'/ potesi: la salute come dato sociale, da gestire socialmente, collettivamente; strutture nuove diffuse nel territorio che. anche per le loro dime,,sioni, fossero « vicine » alla realtà (fabbriche, q1:artiwi, zone) e pcirciò tali da consentire, nei fatti. il controllo. la gestione ope,·aia e popolare. Su questo lo scon:ro nella maggioranza è stato tt 1'! da paralizzare anche la pmsibilità di una verifica, di una sperimentazione. Lunghe, estenuanti, ripetute riunioni « di maggioranza » mette vano in evidenza anzitutto il nodo polititio della partecipazione. Contempor:lneamenie si registrav,a uno sforzo capillare. d::gno certo di miglio.· causa, per impedire, con molteplici arromenti, anche con formalismi. che le idee portanti dell"lpotcsi potessero conquistare forze di base e isolare le posizioni nulliste o efficientiste che vi si cpponevano. Così sono trascor,:,,ipcrecchi mesi. Oria sono intervenuti element~ di novità. li PCI ha presentato, in Pa11lcmento,un progetto di !cgge per l'istituzione deJ &."n'izio Sanitario Na:,r.onal~, che coincide in larga misum con le nostre Posi20ioni. Conseguentemente -la Rell:Ìone Emilia • Romag,na propone Unità Sanitarie Loc8!fiche, p,er diBibliotecaginobianco OMICIDI « BIANCHI » INFORTUNI, NEVROSI, INQUINAMENTO, ALTO TASSO DELLA MORTALITA' INFANTILE, SEGREGAZIONE DEGLI « ANORMALI "• ( SPERPERO E SPECULAZIONE SULLA SALUTE SONO IL « PRODOTTO » DI UNA SOCIETA' FONDATA SULLO SFRUTTAMENTO PER ABOLIRLI BISOGNA ABOLIRE I PADRONI E DISTRUGGERE I LORO STRUMENTI NELLE FABBRICHE, NEI QUARTIERI, NELLA SOCIETA' NELLE ISTITUZIONI SVILUPPIAMO UNA FORTE, UNITARIA MOBILITAZIONE DI MASSA PER LA SALUTE COSTRUIAMO STRUMENTI CAPACI DI CONTRASTARE E ROVESCIARE LE SCELTE DEI PADRONI E I SUOI STRUMENTI, PER IMPORRE GLI INTERESSI DELLA COLLETTIVITA'. . . ........................................................................ la situazione degli«invalidi>> Una analisi - sia pure breve - delle condizioni uegll inva/1d1 in lwlia deve, seconao noi, partire da uI1 presupposto di fondo, sulla base del quale orientare po, l'azione pol111ca: tenere conto cioè che le cause della mvalidìtà sono nel sistema eco110111icocapttalista che ha sempre risolto il problema degli mvalidi relegando/,, esclude11do la possibilità di un loro impiego nel processo lavorativo, negando loro il Jiritto dì a11dare a scuola. Questo perché il capitalismo emarg111achiunque non abbia /orza lavoro da vendere, chiunque non riesca a produrre bene e rapidamente. (Per incise,, notiamo che il linguaggio borghese de/1msce invalido chi non è in grado di produrre come vuole questo sistema. Pur rifiutandone questo s1gnì/icato usiamo questo termine perché non ne co11oscia1110 un altro più approprtalo). Tener conto di questo signi/1ca vedere in una dimensione non settoriale le carenze dei servizi assistenziali, capire cioè come il problema degli invalidi sia da inquadrare nella prospettiva della .::J/ta tra sfruttati e sfruttatori, prospettiva che si chiarisce ancor meglio se si considera che gli i1111alidiprovengono in grandissima parte da ceto operaio, contadino e dal sc,ttoproletariato e che gli infortuni sul lavoro colpiscono sempre più intensa,nente gli operai. In Italia oggi ad un aumento del numero degli invalidi non corrisponde una adeguata risposta nel campo della assistenza: dei suoi tre fondamentali sei/ori di intervento (prevenzione, cura, riabilitazione) la medicina interviene solo per la cura - per rimandare cioè il più rapidamente possibile il lavoratore ammalato a produrre - e continua a trascurare quello della prevenzione e quello della riabilitazione. Per quest'ultimo sellare mancano le attrezzature adatte, il persc,11aleè insul/iciente e impreparato. I paraplegici (persc,ne paralizzate alle gambe per lesione midollare) ad esempio, se ne han110 la possibilità vanno all'estero a /arsi curare, altrimenti in Italia non ha11110altra alternativa che quella di morire, di sc,lito in breve tempo, pie11i di piaghe. E. ancora: sono del tutto assenti servizi e strullure sociali a livello locale, manca un servizio di assistenza domiciliare, le rette 111i,1isteriali (spesso anche alte) vengono pagate solo alle associazioni e/te gestiscono i servizi o agli istituti dove l'invalido è ricoverato, e mai al diretto interes1 salo. la struttura della assiste11zaè basata sul clientelismo e sullo sjruuamento: i servizi si ottengono a pre=zo d1 sottomIssIonc, ,11 preg,11ere al grande pro/e>wre. r111unc1anuo ad ottenere c·un la lotta ciò che è un dmtto. Il trattamento rìa/Jilitauvo non rappresema ma, la parte Jondam~nta/e della terapia: è solo un mten·emo /1:tmo, dopo di che I' ,nvalido viene rmcJuuso in un ospiz,o o ,n un cron,cario, o 1n1a è lo stesso) viene rimanda10 a casa e al/idato mterameme atla famiglia che nella maggior parte de, casi non è III grado dr sostenere la situazione dal lato Jinanz,ario o umano. Non et sono alternauve: a scuola I bambm, 111valid1 sono stati se111pre rifiutati o relegu11 111 classi special!, in fabbrica il padrone non è certo dispos10 ad OS!,umere clii produce n1eno e p1u /emameme. I laboratori pro1e111 non rappresentano, secondo 1101. una prospettiva positiva perché sono dei ghetti dove chi vI lavora riceve u,, salario molto basso, si stacca dalla realtà e, 111 ri/erimemo a quella che era la sua situu=ione precedente crede di aver raggwmo cl11ssàche cosa, e quindi in pratica divema servile~ conservatore e non di• sponibile per la lolla. Che prospe111ve ci sono per q11es1iproblemi? Diciamo subito che bisogna escludere solu=ioni che si basmo solo sulla maggiore ef/iciema dei servizi. Certo è importante che gli 111validi possano contare su una assistenza adeguata e su un inse-- rimell/o el/etlivo; vi sono perciò alcuni obbietti11i immediati fondamentali: I) Per il lavoro l'applica:::ione della legge sulle assun=io111 obbligatorie e rispetlo dello spirito e della sostanza della legge, intendendo con questo che da parte del padrone non sia possibile /are discriminazioni tra invalidi gravi e non gravi, che non si trovi il posto giusto all'invalido per s/rul/arlo più di ogni altro lavoratore, e che quindi possa lavorare :econdo le sue capacità e per il tempo che la sua invalidità gli permette e gli dà diritto. Intervento contro Enti e fabbriche inadempienti. No ai laboratori protei/i. 2) Diritto per i ragazzi con dil/ico/tà fisiche e mentali a frequentare classi normali con tutti gli accorgimemi e le prestazioni necessarie perché questo sia possibile. 3) Una riforma sanitaria, centrata su Unità V,cali di Sicurez=a Sociale, in cui la classe operaia, attraverso i consigli di fabbrica e gli organismi di ba<e. ne determini la politica e gli indiriz=i. Di conseguenza una strut• tura in grado di fornire servi=i e presta:ioni per una reale riabilitazione, per un el/iciente servi.io domiciliare (con l'abolizione delle istitu:ioni segreganti), ~ per favorire anche nuovi servizi per me=w dei quali anche la persona che ha delle dil/icol- /<) possa vivere in pieno la sua vita nella comunità. Ma tutti questi obbiettivi sono di per sè insul/icientì, se g/1 invalidi non acquistano la coscien- :a di sentirsi classe operaia e classe sfruttata, se non riescono a stabilire allean=e sul terreno della lolla con gli altri s/rullati. Avere chiaro che la prospelln·a finale è quella del/'abbattimemo dell'attuale sistema per la costruzione di una società comunista in cui le parole invalido, minorato ecc.. non abbiano più senso perché l'uomo non sarà più valutato in base al /atto che possa produrre o no, abbia o non abbia una data cultura, ma solo contribuire alla crescità dell'umanità e a operare quindi una con• tinua rivoluzione. Gruppo con,ro l'esclusione (Firtnzc)

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