L'università libera - n. 10 - dicembre 1925

296 L' 1, N I V E R S I T l L I B E R A più che alla sua apparente precisione e, per arrivare a una conclusione precisa e rassicurante, non sacrifica, alla moda dei dogmatici latini, tutto un lato del problema. Seguendo il metodo di Hegel, che sembra tradurre filosoficamente il processo naturale del pensiero germanico, tiene alla tesi quanto all'antitesi e dalla sintesi, sia provvisoria o definitiva, sognata o affermata, esige soprattutto che nulla lasci perdere delle ricchezze più contradittorie. I critici semplicisti considerano quindi come capricci senza importanza, o come l'espressione di scoraggiamenti pas- . seggieri, lavori - Peer Gynt e L'Anitra selvatica, per esempio, - che dicono tutto un lato del pensiero d'Jhsen, un lato, altrettanto prezioso quanto l'altro. Codesta gente lascia perder molto di ciò' che le si dà; non comprendono un pensatore che privandolo della metà di sè stesso e immobilizzando l'altra metà in non so quale paralisi di perpetua ripetizione. * * * Esaminiamo· rapidamente qualcuno dei problemi che Ibsen si pone e ci propone. Dapprima, il piit urgente forse e che stringe tanti esseri nei 1 odi d'un'angoscia continua, il problema dell'unione de]"uomo e della donna. Eccolo posto ne La Donna del mare, in Casa di bambola, ne L'Anitra selvatica. Ellida, la donna del mare, ha fatto col serio Wangel un matrimonio di convenienza. Il suo pensiero appartiene a un fidanzato misterioso, che venne un giorno e poi scomparve con la sua nave. Ora, il fidanzato di mistero e di desiderio torna e ricorda a Ellida l'antica promessa. Serlotta dal sogno e dal mare, sta per seguirlo. WangeI non cerca di trattenerla nè con la forza nè con argomenti. Le dice: Tu sei libera, fa quel che vuoi e sii l'unica responsabile dei tuoi gesti. D'allora, il misterioso fidanzato cessa di rappresentare l'infinito della libertà; è una determinazione come un'altra, una possibilità altrettanto indifférente quanto un'altra. Ed Ellida resta con "'angel. Perchè questi ha compreso che nulla è sacro e inviolabile, salvo la spontaneità degli esseri, e non ha fatto appello alle convenzioni sociali o alla menzogna dei diritti apparenti. In Casa di bambola, ecco Nora, che, dolorosamente e fieramente, si libera dalla menzogna. La vera unione non può esser fondata che sulla verità, sulla piena e reciproca conoscenza di due esseri. Come potrei accettare per valido_ ciò che ignoro? Come potrei dare liberamente ciò che ignoro? Nora fugge via, perchè, nella casa di bambola; nella gabbia di scoiattolo o d'allodola che le hanno fatta, la vera unione è impossibile. Dei due esseri che una menz.ogna teneva esteriormente vicini, l'uno si risveglia -a•stento, in un gran bisogno di solitudine; l'altro dorme sempre. Il banale Helmer resta un ammasso informe di preI

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==