L' U N I V E R S I 'l' À L I D E R A 311 barlumi, e anche da bagliori: nella sua più bassa situazione, l'uomo è sempre un forte cervello, le cui forti capacità si mostrano quando meno vi si pensa. Ma bisogna confessare che nulla appare più sciocco e stupido di una religione. nella fase infantile. Passiamo sopra questo primo periodo, che ha potuto durare indefinitamente. . Effettivamente, quando si è stabilito un certo equilibrio tra il paese e gli abitanti, tra le riserve dell'ambiente e l'uso che se ne fa, le orde e le tribù possono, per migliaia~ d'anni_, coesistere le une a,ccanto alle altre senza modificazione apparente. Così lo spirito sembra aver dstagnato allo zero ~el termometro_, sul continente d'Australia, sino al recente arrivo degli Europei. Ma, presto o tardi, l'equilibrio finisce pér rompersi per una · spinta, venuta dall'interno o dall'esterno. Le tribù s'agitano e s'urtane, le agglomerazioni si disfanno, si ricostituiscono, si confederano per l'attacco o per la difesa; nella ·massa che fermenta, hanno luogo nuove combinazioni chimiche. : Le orde, i cobongs* o le tribù cl:le s'installavano nelle foreste ricche di selvaggina, la famiglia,, la gens o il clan che s'impadroniva d'un terreno d,i pascolo o di coltura, prendevano come divinità particolare un antenato, la cui notorietà non•1andava oltre i più vicini paesi. Rivale degli animali, l'uomo li ammirava per la forza, l'accortezza, l'agilità, l'astuzia o la costanza, e amava _prenderli come suoi antenati. Protettori della pretesa posterità, codesti Geni ne condividevano la fortuna, buona o cattiva. Tutti avevano cominciato penosamente, tutti avevano la vita difficile; la maggior parte perivano per i crudeli a.ccidenti della lotta per l'esistenza. Durante questa concorrenza che faceva sì che i gruppi umani si dilaniassero a vicenda con pretesti non meno frivoli e stupidi di quelli delle nostre guerre moderne, certe popolazioni conquistavano un primato. Le foreste ricche di selvaggina, gli stagni pieni di pesci, le fertili vallate, i guadi e i valichi davano ai loro detentori una preponderanza sempre rinascente, e l'onore n'era attribuito al feticcio locale. Si ritenne che le popolazioni così favorite possedessero gli dei di miglior qualità. Sorsero delle leggende, s' imbrogliarono e crebbero a caso, la forma più recente asso1:bendo le anteriori. Senza dubbio le religioni assunsero una forma definita soltanto perchè la critica s'immischiò nei loro affari. Non vuol dire, - l' Intelligenza e la Fede sono cose realmente distinte, forse anche incompatibili. Nessuna religione è ragionevole. Le religioni sono le prime, non a confessarlo,. ma a vantarsene. Derivano dal sentimento, che ama gli eccessi. Analiz.zatele sino in fondo, troverete che sono nate tutte quante dnl timore. - Nei caratteri volgari, il timore provoca la bassezza, ma nei bei caratteri si trasforma in
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