L'università libera - n. 10 - dicembre 1925

L'UNIVERSITÀ LIBERA 307 Provvidenza nè alla vita futura; quel Senato era una assemblea di filosofi, di voluttuosi e di ambiziosi, tutti peri~olosissimi, e che perderono la repubblica. Io non vorrei avere a che fare con un principe ateo, il quale troverebbe il suo interesse nel farmi pestare in un mortaio: sono sicurissimo che sarei pestato. Non vorrei neanche, se fossi un sovrano, avere a che fare con cortigiani atei, il cui interesse sarebbe di avvelenarmi: mi occorrerebbe prendere tutti i giorni a caso ù~l contravveleno. È dunque assolutamente necessario, per i principi e per i popoli, che l'idea di u Essere supreni_o, creatore, governatore, remuneratore e vendicatore, sia profondamente scolpita negli spiriti. ,;< Vi sono pure dei popoli atei, dice Bayle nei- suoi _Pensieri sulle comete. I Cafri, gli Ottentotti, i .Topinambu, e molte altre piccole nazioni, non hanno affatto Dio; ciò può·essere; ma ciò non vuol dire che essi neghino un Dio: essi non lo negano nè lo affermano; non ne-hanno mai inteso parlare. Dite loro che ce n'è uno, ed essi lo crederanno facilmente; dite loro che tutto avviene per la natura stessa deUe cose, ed essi vi crederanno ugualmente. Pretendere che essi sono atei è lo stesso che imputarli di esere anticartesiani; essi non sono nè in favore nè contro Descartes. Sono dei veri bambini; un bambino non è nè ateo nè teista; egli non è niente. Quale conclusione trarremo noi da tutto ciò? Che l'ateismo è un mostro perniciosissimo in coloro che governano; che è tale pure nella gente di studio, benchè la loro vita sia innocente, perchè dal loro gabinetto essi possono arrivare fino a coloro che sono in piazza; che se non è così funesto come il fanatismo, è quasi sempre fatale alla virtù. Sopratutto aggiungiamo che vi sono oggi molto meno atei di una volta, dopo che i filosofi hanno riconosciuto che non vi è nessun essere vegetante senza germe, alcun germe senza intenz.ione, ecc., e che il grano non viene affatto dalla putredine. Dei geometri non filosofi hanno respinto le cause finali, ma i Ycri filosofi le ammettono; e, come ha detto un autore conosciuto, un catechista annunzia Dio ai fanciulli, e Newton lo dimostra ai saggi. · È uscito: VOLTAIRE·. FELIX LE DANTEC L'ATEISMO Prima edizione italiana. Traduzione di P. Salusti Prefazione di Giuseppe Rensi. Un volume di 230 pagine grandi L. 10 franco di porto raccomandato.

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