L'università libera - n. 9 - novembre 1925

L' U N I V E R S I T À L I B E R A 265 l'atto generatore_. Le donne alte e belle sono accoppiate con uomini alti e ben formati.; le donne grasse con ,uomini secchi,· e· qtielle magre sono date ad uomini grassi, aITinchè fondano i lòro temperamenti e producano uni razza ben costituita ... L' uomd'e la· donna dormono in due celle separate firio· all'ora dell'unione; una matfona aprirà le due porte all'istante fissato. L'astrologo e· il . medico decidono qual'è l'ora pit'.r propizia (4). » L'astrologo dà a que~to prògramma er~tico un aspetto inge~ nuo e dilettevole; l'astrologo ftl.anca al progetto qi legge di Messer Ribbing, ma si vedrà senza sorpresa la matrona, che 1:fresiede di già tante unioni illeci e: sarebbe la sua iabilitazionè, quella di reggere d'ora innanzi il moccolo coniuga~e e di dare àgli sposi, a parere della FacoHà, il segp.ale ùella pa1i1:enza, · Avremmo potuto citare anche Platone, « Repubblica, V» che· Campanella segue assai da vicino, pur riman~ndo costantemente originale. Platone, in vero, in tutto questo· capito!o non è meno ingenuo del sognato;:e del XVI secolo. L'assenza di una seria psicologia, di sagge osservazioni scientifiche, dà a tutta questa filosofia politica di un tempo un aspetto decisamente infantile .. Gli spiriti politici deHa nostra epoca, che i contemporanei chiamarono «evoluta», i collettivisti, pèr esempio; hanno'fap1mnfo'que·~ st'aria infantile, a causa della loro credenza, d'originé religiosa,· che si può cambiare la natura umana cambiando le leggi umane. Essi mettono il carro innanzi a' buoi oon dolce caparbietà. Mentre Platone è superiore, nei due libri VIII e IX di questa stessa « Repu!Jblica », dove considera la sto~·ia per trarne una filosofia! Qui lavora su dei fatti reali e non più su dei fatti. c1·eati dallà sua log"ca o da quella di Licurgo. Aimé-Martin, che amava cosl tanto Platone, ha fatto del Platone utopista il più crudele elogib , dicendo: « Chi conosce Platone lo ritrova dappertutto negli scritti · di Plutarco,· di Fénelon, di Rousseau, di· Bernardin de Saint;_ Pierre. Quesli grandi uomini '. : . » No, questo è il giardino degli utopisti; noi diciamo: questi grandi fanciulli. ' Più fortunati di Platone e di Carnpànella, i legislatori moderni deì.ì'amorc aprono una via per dove hanno, ahimè! molte, pro~ babilità d'essere seguiti. Essi secondano così abilnientc · 1a maniera tirannica delle democrazie! È naturale, del resto; che se il potere si trova in mano a dei fiacchi, le leggi tendano a pi·oteggere la deholezza. Il popolo ha una certa coscienza_ della sua incapacità di governarsi ed è assai probabile che accetterebbe con· piacere, nello stesso tempo, una legge che gli impedisse di ub~ briacarsi e una legge che lo proteggesse contro la sifilide-. ·La teùdenza moderna è di fare due parti delle libertà ùrriane; dop? (4) « La Cilé -du Solei!», lrad. frane. di S. Rosset, pag. 181. « Oeuvrcs ehoiscs dc Campanella>>. Paris, 1847. («.La città del Sole>>, edizÌ01~e itÙlia1ia;. Sonzogno, i\Iiinno).

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