L'università libera - n. 9 - novembre 1925

286 !.'UNIVERSITÀ LIBERA A quel eh.e dicono i Brahmani, la collera divina e la legge civile debbono castigare l'imprudente o l'empio che abbia calpestato le ombre auguste proiettate dalla statua d'una divinità, dalle colonne elevate in onore del sole, della luna ·e d'aUre luci celesti, o che abbia· camminato sull'ombra mandata dalla persona di un re o del sacerdote. lmperdonabile delitto, se un giovane urtasse l'ombra del Guru, dell'uomo santo che l'inizia ·alle cose divine! Infine, chi ha camminato nell'otnbra d'una· donna maritata, è colpevole d'adulterio ... Ma quanto grande è la malizia degli uomini! Certuni, perfettamente al corrente della proibizione, ardiscono . . . di c.ammìnare nell'ombra bramata'! - Oh no! certo no, sarebbe una maniera brutale,· un delittuoso insulto . . . Ma dietro la persona, s'avanza; come per caso, l'ombrà di una testa, che si avvicina ai piedi e quasi li sfiora ... Bella donna, comprendi? ' E semp're nell'India, ci· sono dei disgraziati talmente contaminati dal loro peccato di nascita; che corrompono persino gli oggetti che incontra il loro Doppio. Così dell'essere abietto che si chiama lo Tsciandala, l'ombra che passa contamina l'acqua delle brocche e delle fontane, e, per purificare quest'acqua, bisogna esporla ai raggi del sole o della: luna oppure al soffio del Yento. Ma, se l'ombra abominevole viene a cadere sopra un· recipiente di legno, bisogtrn bruciare l'oggetto. Un Bassuto dell'Africa australe va hmgo il fiume. Stia attento alla siia ombra!. Che se un coccodrillo la ghermisse, egli correrebbe rischio di cadere nell'acqua e d'esser divorato dal mostro. Gli Algonchini dell'America del Nord, gl'Indiani dell'America centrale, gli Abiponi dell'America del Sud hannQ - o ave_.no - idee simili. · · In Olanda, gli Harlemesi narrano che il primo campanaro di San Bavone fu sorpreso all'osteria dalla moglie, una donna terribile; che non intendeva che suo marito sprecasse il caro danaro còn i buoni compagni e cattivi soggetti. Una sera, Preter s'era emancipato. Ma, come una furia, quella si precipitò in mezzo ai bevitori ... ; il colpevole se la svignò per la finestra, se la svignò con tanta rapidità che la sua ombra, agghiacciata· dallo spavento, non ebbe tempo di seguirlo; restò impressa sul muro, per tanto te~po, da esser guardata dagli altri bevitori, dall'oste, dall'ostessa e dalle serve, che ne diedero testimonianza certificat;:i. dal borgomastro, dagli scabini e dai notabili. Queste idee penetrarono negli usi, anche giudiziari. La· Germania del Sacro Romano Impero ammetteva che, se un nobile o un notabile commetteva una flagrante ingiustizia sulla, persona di un contadino, questo contadino aveva diritto di prendersela coù l'ombra - soltanto con l'ombra - dell'offensore. Così il borghese che, senza ragione, aveva bastonato un giocoliere o un

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