L'università libera - n. 9 - novembre 1925

L' U N I V E R S I T À L I Il E R A 279 L'anima ha la forma instabile dei vapori e delle nebbie di cui è composta. La si vede così come la si sente: simpatica, o ripugnante e difforme. I suoi contorni riproducono quelli del corpo, o più in grande o più in piccolo. Quando dimora nel petto, non ha che l'altezza di un pollice, secondo il Mahabharata. Questa è pure la statura che le attribuiscono i messali e le miniature del medio evo. Certe pitture murali descritte da Filostrato rappre- ·sentano delle bambole che svolazzavano intQrno a un carro: erano le anime dei rivali di Pelope, i pretendenti alla 11:1-andoi Ippodamia, sventurati giovani ch'egli aveva trucidati. Su molti vasi dipinti rappresentanti' il corpo di Ettore/ trascinato da Achille, Patroclo è raffigurato da una figurina a~mata, che svolaz-za intorno al monumento. Ma gli spiriti s'allungano quando son visti con gli occhi della paura; il terrore dà loro una statura smisurata. Non appena si cessa di temerli, la loro statura diminuisce, assume proporzioni trattabilissime; se rascurata, si raggrinza e si accartoccia. Dapprima, la loro statura era pari all'altezza d'una montagna, ma il mago riesce a rinchiuderla nel castone di un anello. « Ora si fanntl grandi, i demoni Babbucci, ora si fanno piccoli, ora si elevano sino al cielo, ora s'umiliano iJll terra n, testL monia un'autorità competente, Giovanni Cassiano detto l'Eremita; il qualè era stato ampiamente informato dai Padri del deserto. Del loro fantasma Torngarsuk, gli Inoits raccontano che si fa prodigiosamente grande o piccolo a sua volontà; se prende dL mora nella pelliccia di uno stregone, ha la lunghezza del dito mignolo. · . Ono della Bassa Bretagna così narrava 'l'apparizione di Guillarmie, il « Gars aux Galoclies ii : - « Sdegnoso e altero, camminava a lenti passi. Cresceva quanto più lo si guardava; egli cresceva, ma io mi sentivo diminuire d'altrettanto. ,i Un filosofo cinese ha trovato un'ottima formula, che soddisfa contemporaneamente i più convinti partigiani della dottrina e i suoi avversari più dichiarati: - Shen o Spirito, così si chiama la cosa, la cui trasforma- ._zione non dipende nè dai giorni nè dalle stagioni. La qual. cosa a suo piacere s'-eleva sin nelle nubi, oppure s'affonda e si nasconde nel suolo, riempie il mondo, si trasforma in verme o in limone. Secondo la fede, s'ingrandisce o diminuisce. * * * I nostri teologi, mentre affermano che la materia è opera dello spirito, d'altra parte la dicono ignobile e funesta. Insistono sulla sua pesantezza e grossolanità, per esaltarne l'autore. Scomunicando, ma saccheggiando gli gnostici che avevano gerar-

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