L' U N I V E R S I T l L I B E R A 229 molto meno difficile di quelle naturali, e finisce per stancarsene. Accenniamo al Volapiik. Uri parroco tedesco, Schleyer (1831-1912), pubblicò nel 1879, in Costanza, un libro intitolato Volapiik, iq cui esponeva il suo sistema. Si trattava di una nuova lingua composta di parole tratte dal latino, dall'inglese, e da altre lingue: con ortografia spe.ciale e con una grammatica molto regolare. In poco tempo si poteva scrivere in Volapiik, con l'aiuto dell'appq_sito vocabolario. Il prof. Kerkhoffs, dotto cultore di studi linguistici, da Parigi comincia a diffondere, nel 1886, per mezzo di libri e periodici, il Volapiik, ma propone delle semplificazioni, e altri propongono nuove modifiche. Nel 1894 la propaganda del Volapiik giunge a possed•ere 25 periodici in Europa, Asia e America. Ora il Volapiik è poco internazionale, e non regge ormai più alla concorrenza dell'Esperanto e dell'Ido. Nel 1887 l'Esperanto prese il posto del_Volapiik, e da allora ad oggi s'è largamente diffuso, ma nonostante la tenace propaganda dei suoi adepti, non è giunta ad un grado di diffusione che possa farne prevedere il trionfo quale lingua universale. Gli esperantisti sono riusciti ad ottenere da alcuni governi (in Russia, in Bulgaria, in Rumenia ecc.) che l'Esperanto sia reso obbligatorio nelle scuole, specie in quelle commerciali. E batton<i continuamente presso Governi e consessi di carattere int-ernazionale, per ottenere che l'Esperanto sia dichiarato lingua int~rnazionale ufficiale. Un recente tentativo hanno fatto presso la Società delle Nazioni, é pare possibile che riescano a fare adottar-e il loro sistema nei rapporti radiotelefonici. Io credo che 1a· lingua internazionale destinata a soppiantare le altre sia l'Interlingua e vengo quindi a parlare di essa, senza soffermarmi ad esaminare le altre lingue artificiali. Leibniz, in un suo manoscritto De grnmmatica rationali pubblicato solo·nel 1903, espone un sistema di lingua internazionale: è il latino inarticolato. Kochanski, matematico, polacco, in rapporto col Leibniz, accenna nelle sue lettere, ad un sistema di lingua internazionale basato sul latino. . Il Grimm, nel 1860, pubblica un « Programma pro formazione de uno lingua universale » in cpi sostiene che il latino può servire di base a quella lingua. Nel 1887, i fondatori del Volapiik, si riunirono a Monaco di Baviera, e istituirono la _Kadem Interlingua, che si proponeva di riunire gli· studiosi di tale materia. Da qui e,bbe principio quella fioritura di studi interlinguistici che, fra l'altro, fruttarono l'Esperanto, pubblicato nel 1887 dal dott. Zamenhof. Nel periodo vitale dell'Esperanto e del Volapiik, l'ingegnere viennese Lott (1888) trovò esistere un vocabolario già comune alle lingue d'Europa, quasi sufficiente a formare una lingua intelli-
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==