L'università libera - n. 8 - ottobre 1925

L' u N I V E n s I T À L I D E n A • 251 Da parte loro, gl'.Indù, dopo aver ragi?nato. sulle v~~ie ~ategorie delle loro divinità, arrivava_no al_la ci~ra_di 3~0 mihom. "!)~ questa quantità di capitani, capi e signo~·i~mdovmate,_ se vi ~ possibile, la quantità di servitori, d~meshc~, me~s~ggen_ ~ a}_tn in sott'ordine; immaginate poi quanti f~ro~i nemici form~a l mtera diavoleria, che pullula nello spazio m masse atomiche, e compènetra del suo virus impuro tutta la Natura. Dall'alto della sua infallibilità, il papa Gregorio Magno ci fa sapere che prendendo un boccone o un sorso, siamo esposti alla disavventura d'inghiottire un cattivo diavolo, o più d'uno. Il che provò cqn l'esempi_o d'una povera monaca. . . Agiva quindi saviamen~e e p~udente~ente la setta cnsha_na che prescriveva i frequenti sputi, e anz~ ne faceva una pratica di devozione. Il Napoletano che spazza, prende la precauzione di fare il _segnodella croce sulla sua bocca aperta, per impedire che qualche diavolo si precipiti dentro. Secondo l'inestimabile raccolta d•elle Mille e una notte, uno sventurato mercante feri gravemente un Djinn con un nòcciolo di dattero sputato distrattamente. Perchè i Djinns abbondano intorno a noi e, nella loro folla invisibile, possiamo provocare degli accidenti brandendo un bastone o facendo qualche movimentq repentino; i deserti d'Arabia sono pieni di una così densa popolazione d'Invisibili, che il Beduino ben educato non getterà mai nulla bruscamente e - chiedo scusa per questo particolare intimo - non soddisfa certi bisogni naturali se non dopo averne chiesto il permesso agli Spiriti beati. Degli altri, non s~ ne preoccupa. In Germania si dice che la, folla deUe anime morte s'aggrappa ai cespugli, si lacera alle spine della vi~. Le mamme raccomandano ai loro bimbi di non chiudere le porte bruscamente: una povera anima potrebbe restare schiacciata. Si feriscono, queste disgraziate anime, alle scuri e ai coltelli che non sono al loro posto, alle roncole, ai tridenti e agli erpici abbandonati con le punte per aria. · Trentamila diavoli, tanti ne vide il bravo san Macario, tr,entamila che si ammassavano davanti alla porta di una sola casa, nella città di Antiochia. . Un rabbi babilonese esprimeva l'opiniqne corrente, quando diceva che tutto quanto lo spazio del mondo a mala pena contiene le legioni dei d•emoni; e i cristiani aggiungono che s'accrescono ad ogni generazione di tutti gli -uomini, bianchi e nei·i, g_ialli_e r?ssi, che non muoiono in istato di grazia, cioè una moltitudme innumerevole. Una quantità infinita s'aumenta d'altre quantità infinite. "" . Si arr~vò a c_hied;ersise la Terra, supposta interamente vuota e m funzione di un enorme caldaia, pQtrebbe contenere tutta la

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