250 ' L' U N I V E n S I T À L I B E R A schiacciò i suoi nemici. Non potendo e non volendo sterminarli, li precipitò nel caos. . La Histoire de Grimaud - un documento aut,entico, non ne dubitiamo - c'informa su questo argomento: « Traboccò la decima stirpe dal cielo in terra, sino in inferno. E diventarono diavoli neri e· cornuti, e piovvero per VIII giorni e VIII notti fitti come la polvere nel raggio del Sole. » Nel caos, i vinti stavano già molto stretti. Non appena fu formata la terra, vi si gettarono sopra, numerosi come goccie di pioggia e grandine d'uragano; riempirono l'aria, il mare, i deserti e le macchie. D'allora, afferma il poeta del Paradiso perduto, « d'allora milioni di creature spirituali, invisibili ai nostri occhi, popolano la terra e ci circondano, sia che noi dormiaJ!lO, sia che siamo desti. >) Tra i diavoli che furono angeli e i diavoli che furono uomini, non sarebbe facile vedere una notevole differenza. D'altra parte, la distinzione non avrebbe che un interesse teologico e non interesserebbe che le popolazioni nutrite di leggende cristiane e islamiche. Venuta dall'Oriente in Occidente, ·questa Jeggenda mise radici, crebbe, diede frutti e sviluppò polloni. La vaga nozione d'un'immensa, d'una innumerevole armata demoniaca, poteva bastare a Milton. Ma i Dottori della Chiesa, che nulla ignoravano del « disegno, di Dio », volevano maggior precisione. Questi professori della Sorbona avevano il mestiere di compulsare i segreti della suprema ·cancelleria e vi esercitavano la loro sottile intelligenza. Furon presi dalla curiosità di calcolare l'esatto numero degli angeli pervérsi; statistica difficile, meravigliosamente complicata. · Che cosa poteva r•estar nascosto a questi dottori, che conoscono Dio a fondo, a quegli emuli del famoso Pico della Mirandola, il quale, a ventitrè anni, emetteva novecento proposizioni: « De omni re scibili et quibusdam aliis », s'offriva per discutere su ogni cosa .conoscibile e qualcosa d'altro? Ammirat,e questa scienza: ciò che meglio comprendeva era l'incomprensibile. Un altro maestro - sciocco in Facoltà, - gli sciocchi diplomati sono più sciocchi di quelli Qon diplomati, - Guillaume de Paris, « Guglielmus Parisiensis >), dedicandosi a ricerche molto laboriose e a difiicili computi, f.ece conti e statistiche, e infine trovò che il numero degli spiriti perversi s'eleva al totale di 44.435.566. Non uno di più, nè uno di meno! Nell'anno di Nostro Signore 1576, Weirus de ,Clèves, altro· sapientone, adottò questa cifra, o presso a poco, ma spiegò eh-e rappresenta soltanto il numero dei combattenti validi, iscritti dal Principe dei Demoni sui ruoli del suo esercito regolare. Con gl'irregolari, sarebbe tutt'altro. affar,e; perchè assolutamente innumerevoli sono i coboldi, i folletti e i diavoletti, gli gnomi e le gnomidi.
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