L'università libera - n. 8 - ottobre 1925

L'UNIVERSITÀ LIBEnA 249 dello scienziato ì\'Ietscnikoff sui leucociti e sui fagociti, gli stregoni della Nuova Caledonia, dopo aver ascoltato attentamente il confere112,iere, si volterebbero ai loro allievi e giovani leviti ed esclamerebbero: « Eh, che vi dicevo ieri? » Nel linguaggio corrente ~•un te?1po,. gli spiri!i d~i !110.rti erano chiamati geni o demom. Questi gem e demom, noi c1 proponiamo di studiarli s·eriamen\e, poichè formano il fondo e la · sostanza delle religioni. I nostri lontani antenati ·credevano che, morendo, gli uomini diventavano geni; i geni diventav!no divinità, ora buone ora cattive, ma nella loro enorme magg10ranza cattive, bisogna pur confessarlo. Ogni coscritto francese, si dic•eva una volta, porta un bastone di maresciallo nella sua giberna, e. saprà tirarlo· fuori al momento opportuno. Parimenti, ogni morto aveva la possibilità d'esser deificato come genio del bene, genio della famiglia, genio di questo, genio di quello. Ricordatevi dell'imperatore romano che, sentendo avvicinarsi gli ultimi momenti, disse agli amici che circondavano il suo letto: « Mi sento diventar Dio ». Nelle comunità di cacciatori o di· pescatori, nelle tribù pastorizie o agricole, l'individuo che aveva saputo farsi amare, o specialmente che aveva potuto farsi temere, aveva, oltre tromba, la possibilità di farsi una bella posizione e d'acquistare una qualsiasi divinità, una divinità in qualche modo utile. I cattivi demoni erano certamente in maggioranza, dal momento che erano stati uomini come noi. Ma i buoni non erano rari. Ognuno aveva, il sud demone buono e il suo demone cattivo. Chi non ha sentito parlare del « Demone di Socrate», un demone di giustizia, d'alta moralità, di buon senso e di bontà? Ma all'avvento del Cristianesimo, gli ex-geni, tutti i demoni dell'antico ,regime, furono proscritti, messi fuori legge, trattati come diavoli, e proseliti del Gran Diavolo d'Inferno. A quanto pare, ce ·n'era un numero sufficiente. Ma .no, la nuova teologia, avendo inventato il dogma del peccato originale, si trovò nella necessità di spiegarlo e di renderlo plausibile. Trasformò l'agile, elegante ed insinuante serpente dell'Eden in un drago ributtante e colossale, in Lucifero, prodigioso rivale dell'Onnipotente, e seguito da _un numero prodigioso di demoni. Diceva che, prima, di creare l'uomo, Dio aveva popolato gli spazi dell'aria, vi aveva fatto pullulare la vita. Tutte le stelle che noi vediamo erano state le stazioni dove stavano i quartieri generali dell'esercito celeste e i suoi posti di comando. Il Sig~10.reEterno provò li la sua prima delusione. Serafini e Cherubm1, Angeli, Dominazioni e Potenze si ribellarono contro chi li aveva creati dal nulla. La loro scienza, arricchita dalla P?tenza, s~ !11.uJòin o~goglio. Sotto la guida dell'Arcangelo splendido le. m1hz1e. c•ele~h levarono la. bandiera della rivolta, pensarono d1 rovesciare 11 Trono dell'Altissimo. Terribile fu la battaglia campale, ma breve. Il Fulminante

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