L'università libera - n. 8 - ottobre 1925

L'UNIVERSITÀ LIBERA. 287 Nell'ottobre 1853 ne riceve il primo volume. Prova molta riluttanza a decidersi a leggerlo. Da quel che gliene ha detto Gobine~u, presente che si troverà separato dal pensiero dell'amico; e il suo carattere affettuoso cerca di ritardare il momento. Bisogna pur decidersi; e dopo un mese d'attesa, egli comincia ad esprimere le sue afflitte impressioni. Ripugna all'idea-madre che gli sembra materialista, - cc cioè la f~talità della co'stituzione applicata non solo all'individuo, ma alle razze» (18). Non ammette la dottrina, cc questa specie di predestinazione agostiniana, ma che pesa sulla materia». La conseguenza ne è l'abolizione completa della libertà umana. Ora, Tocqueville << resta situ~to all'·estremo opposto di queste dottrine». Nè è me,no urtato dalla distinzione stabilita tra cc le qualità che fanno praticare le verità morali» e cc la capactià sociale ... C'è tutto un mondo intellettuale tra la vostra dottrina e la mia. » - Tocqueville è un vecchio liberale impenitnt·e di prima del 1848; è pure un pragmatista; non può separare il suo giudizio di un'opera dall'idea dell'effetto morale o politico ch'essa produrrà, e la tesi di Gohineau gli sembra nociva: se i popoli ci cred·essero, non farebbero pii1 nessuno sforzo di progresso; cc la dottrina dell'ineguaglianza permanente dà nascita all'orgoglio, alla violenza, al disprezzo del proprio simile, alla tirannia e all'abiezione ... » Gobineau tratta con riguardo, quanto più a lungo può, il suo vecchio amico. Non gli dice_.:..__(almeno prima d'esservi costretto) - ch'egli ha jl più grande disprezzo per i popoli (e specialmente per il suo), - che per loro, (per la Francia particolarmente), non trova nulla di meglio del potere ~ssoluto (19). Si contenta di ri-. spandergli ch'egli è uomo di scienza, indifferente agli effetti della verità, preoccupato soltanto di dirla qualunque essa sia (20). Ma risalta abbastanza il suo disgusto per cc l'attuale rincretinimento spiritu~le, che è, d~ una parte, universale, dall'altra, senza rimedio, e in infinito accrescimento (21) ». cc Non ragioniam di lor .•• » Abbandona tutti al loro destino e non si preoccupa cc che di poche centinaia d'intelligenze che si tengono ancora vive al disopra dell'atonia generale ». · Tocqueville soffre di questo duro pessimismo. Malgrado le sue disillusioni politiche, è di quelli che non potrebbero vivere ~enza allusioni sul progresso degli uomini e sull~ bontà finale dell'universo. Rimprovera a Gobineau di scoraggiare lo sforzo umano. (18) p. 187. (19) Lo scriverà chiaramente, il. -1 marzo 1859 (p. -340). (20) e Se la verità ·non ha in sè stessa una moralità superiore, sono il primo a convenire che il mio libro ne manca assolutamente; ma non ha neppure il contrario, in maggior grado della geologia o dell'archeologia, t:, , , una estrar.ione di fatti ,. (p, 21U), (21) p, !l21.

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