L' U N I V E R S I T l L I Il E R A 195 ma ... dove? Nella sola Liguria se lo contendono: Genova, Savona, Cogoleto, Finale, Cosseria, Oneglia, Albissola, Chiavari, Bogliasco, Terrarossa, Quinto e Nervi. Fuori della Liguria avanzarono pretese: Cuccaro nel Monferrato, Piacenza e Pradello, Modena e.... Milano, dove tutti gli esposti si chiamavano Colombo. · ,.,q ::1: :ir-i Diremo più sotto dellè pretese straniere, qui concluderemo che le prove documentarie più attendibili stanno per la Liguria, e per quanto Colombo stesso abbia scritto (in un testamento del 22 febbraio 1498) che: Siendo yo nacido en Genova, dispongo ecc. noi riteniamo, tuttavia - anche senza negare l'autenticità di quella scrittura - che nascesse in un borgo secondario della Liguria. ... · -,.1 L'abbondanza, la confusione e la co·ntraddizione dei tanti documenti liguri si può spiegare facilmente coll'esistenza di parecchie famiglie omonime e contemporanee o quasi, nonchè coi vari rami e colla trasmigrazione di una stessa famiglia, insomma colla moltiplicazione dei parenti prossimi e remoti del « grande ammiraglio del Mare Oceano » quando questi sali in fama e più. ancora quando -- colla di lui morte avvenuta in Valladolid il 20 maggio 1506, nell'età di anni 70 come affermò l'amicissimo suo Andrea Bernaldez (sì che la nascita andrebbe posta nel 1436) -.-- rimase aperta la successione ai diritti e privilegi che spettavano ali'« Ammiraglio», in base alla convenzione di Santa Fè (17 aprile 1492). La caccia all'eredità fu dunque l'incentivo maggiore a cercare (e fors'anche a ... fabbricare) fin d'allora documenti di parentela col grande Cristoforo, ma v'è dell'altro. Fernando Colombo, figlio naturale di Cristoforo, che scrisse le: Historie dell'Ammiraglio Don Christoplwro Colombo suo padre (Venezia 1571 e 1685, Milano 1611, Parigi 1681, ecc.) impiega il primo e secondo capitolo del suo ·libro (scritto in spagnuolo e tradotto in italiano da Alfonso Ulloa) in vane disquisizioni sul luogo della nm,cita (però sempre posto in Liguria) del suo grande genitore e finisce senza nulla conchiudere. Ma possibile· che egli proprio l'ignorasse? egli, che alla morte del padre aveva quasi vent'anni? egli· che poteva attingere notizie dagli zii Bartolomeo e Giacomo fratelli -superstiti· di Cristoforo, nonchè dal fratello maggiore Diego e da tutti i documenti lasciati dal padre stesso? Noi non lo crediamo affatto - già scrivemmo trent'anni fa - ma, se ciò fosse, inutile sarebbe ogni questione, poichè nessuno potrebbe seriamente pretendere di svelare quanto rimase impenetrabile al figlio stesso di Colombo. Di fronte a questo enigma noi diremo francamente - a costo cli passare per irriverenti - la nostra opinione, basata sulle debolezze umane e su talune necessiUt della vita. Crediamo, adunque, fermamente, che Colombo stesso, i suoi
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