L'università libera - n. 7 - ago./set. 1925

214 L' t; N I V E R S I T À L I B E R A « sere una rara e l'altra abbondante nello stesso distretto, ov- « vero anche che una si trovi numerosa in un distretto, ed un « altra che compie lo stesso ufficio nell'economia della natura, « abbondi in una regione vicina che differisce pochissimo nelle « condizioni. Se ci viene domandato come questo segua, si ri- « sponde immediatamente che deriva da qualche lieve diffe•· « renza nel clima, nel cibo, o nel numero dei nemici: tuttavia « quanto raramente, se pur mai, possiamo segnare la causa pre- « cisa e il modo di azione dell'ostacolo! Perciò siamo indotti a « concludere che certe cause, quasi sempre al tutto inapprez • « zabili da noi, determinano se una data specie sarà in numero « abbondante o scarso ». La relativa scarsità di una specie è dunque una prova delle condizioni meno favorevoli di esistenza, e· se noi non ci meravigliamo di ciò, perchè. proveremo tanta meraviglia. se lo scarseg• giare faccia ancora un passo. e giunga all'estinzione? « Ammettere che le specie divengono generalmente rare « prima di estinguersi, non sentir sorpresa della comparativa « scarsità di_ una specie rispetto ad un'altra, e tuttavia attri- « buire a qualche agente ·straordinario l'estinzione di una spe- « cie e meravigliarsene grandemente, mi sembra quasi lo stesso « come- ammettere che la malattia dell'individuo è il preludio « della morte, non sorprendersi della malattia, ma quando l'am• « malato muore meravigliarsi e credere sia morto violente- « mente ». Si delinea qui l'idea di una successione delle speciè nel tempo; più avanti, alle isole Galapagos, la cui storia naturale merita~ scrive Darwin, tutta la nostra attenzione, si prosp·etterà iJ problema della loro distribuzione e variazione nello spazio. « La distribuzione degli abitatori di questo arcipelago non « sarebbe forse tanto meravigliosa se, per esempio, un'isola « avesse un tordo beffeggiatore ed un'altra isola un génere al « tutto distinto; se un'isola avesse il suo genere di lucertole e « una seconda isola un altro genere distinto o non ne avesse « affatto, o se le varie isole fossero abitate, non da specie rap- « presentanti dello stesso genere di piante, ma da generi affatto « differenti, _come.segue in certi casi perchè, per dare un esem-- « pio, un grosso albero che produce bacché all'isola James non « ha specie rappresentanti nell'isola Carlo. Ma è il fatto che « parecchie delle isole hanno la loro specie di tartarughe,· di « tordi beffeggiatori, di fringuelli e di nuinerose piante, e que- < ste specie h~nno gli stessi costumi generali, occupano situa- « zioni 2naloghe, ed ovviamente tengono lo stesso posto nella « economia naturale di questo arcipelago, tanto da colpire da « maraviglia. Si può supporre che alcune fra le specie rappre- « s.entative, almeno nel caso delle tartarughe e di alcuni uc- « celli, possano in seguito essere riconosciute come razze ben

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