L' U N I V E R S I T À L I B E R A 213 natura, rileva sempre nuove ed evidenti affinità tra animali scomparsi e viventi, non formula nessuna teoria, ma intuisce / che questi fatti sono suscettibili di una grande spiegazione: « Questa meravigliosa ailìnità nello stesso continente fra i mor• « ti e i vivi, spargerà senza dubbio, in seguito, maggior luce sul- « l'aspetto degli esseri organici del nostro globo e la loro scom- · « pars~ da esso, che non qualunque altra classe di fatti >. Interessantissima l'osservazione dei resti di tanti animali scomparsi in epoca relativamente recente dall'America del Sud: interessante per le considerazioni di anatomia e biologia cui dà luogo, ma specialmente per i pensieri che esprime in proposito il Darwin sulla scomparsa delle specie. « La mente - scrive - dapprima è irresistibilmente indot- « ta a credere a qualche grande catastr.ofe; ma per distruggere in « tal modo animali tanto grandi che piccoli nella Patagoniçi meri- - « dionale, nel Brasile, nelle Cordigliere del Perù, nel Nord Ame- « rica sino allo stretto di Behring, noi dobbiamo scuotere tutta « l'ossatura del globo. Inoltre l'esame della geologia del Plata « e della Patagonia induce a credere che tutti i profili del ter- « reno risultano da mutamenti lenti e graduati >. Ed esclusa cosi l'ipotesi dei cataclismi; escluse in seguito le ipotesi che sia intervenuto un ·cambiamento di clima che abbia nello stesso tempo distrutto gli abitanti delle latitudini tropi- , cali, temperate ed artiche; o che sia intervenuta l'opera distruttrice dell'uomo; o che siensi avuti cambiamenti nella vegetazione e in tutto l'ambiente (dall'America del Sud è scomparso il cavallo che prima vi esisteva, e potè poi avervi tanta rapida diffusione il cavallo europeo introdottovi dagli Europei); cosi conclude: « Nondimeno se noi consideriamo questo argomento da un « altro punto di vista, ci sembrerà meno incerto. Noi non te- « niamo sempre presente alla mente la profonda ignoranza in « cui siamo delle condizioni di vita di ogni animale; nè ci ri- « cordiamo sempre che un qualche ostacolo impedisce costw.i- « temente il troppo rapido accrescimento di ogni essere orga- « nizzato lasciato allo stato di natura. In media la provvista del « cibo rimane costante; tuttavia la tendenza di ogni animale a « crescere colla propagazione è geometrica, ed i suoi effetti sor- « prendenti non s_ono stati in nessun luogo più meravigliosa- « mente dimostrati, come nel caso di animali europei che si « sono rinselvatic_hiti in America durante gli ultimi secoli. « Ogni animale allo stato di natura si riproduce regolarmente; « tuttavia in una specie da lungo tempo stabilita ogni_ grande « accrescimento di numero è evidentemente impossibile e deve « essere arrestato in qualche modo... . « Da ciò probabilmente segue che proviamo pochissima sor- « presa vedendo due sp~cie strettamente affini nei costumi es-
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