L'università libera - n. 7 - ago./set. 1925

I.' U N I V Il R S I T À I. I B E RA 207 ancora popolate dagli indiani di cui si poteva prevedere la distruzione completa solo entro mezzo secolo, e_molte isole del Pacifico erano ancora disabitate, e l'Australia, pur presentandosi come futura regina del Sud, non era ancora grande abbastanza per mettere rispe-Uo; e trovare poi, come si trova in questo libro, la descrizione quasi fotografica, vera, senza contorno dovuto ad immaginazione· o esaltazione del narratore, di quello che era allora la nostra terra, dei costumi e delle condizioni di razze umane e di animali ora scomparsi, ecc., è cosa sommamente interessante il geografo o lo storico e che incatena l'attenzione del lettore anche profano. Sentite come era allora il macello di Buenos Ayres: « Il grande CorraJ ove si tengono gli animali destinati al « macello per servir di cibo alla popolazione che si nutre di « carne è uno degli spettacoli più curiosi da vedere. La forza « _del cavallo a petto di quella del toro è invero meravigliosa·; e un uomo a cavallo quando ha gettato il suo lazo intorno alle « corna di un animale, può portarlo dovunque vuole. L'animale « scavando il terreno colle gambe distese, con vani sforzi tenta « resistere. alla forza che lo trascina, generalmente si slancia « sveltamente da un lato, ma il cavallo si volge prestamente « per sostenere l'urto, e sta tanto fermo che il toro vien quasi- « gettato a terra ed è sorprendente come non si rompa il CQllo. « Tuttavia la lotta non consiste solamente nella forza. Quando « il toro è stato portato dove deve essere macéllato, il matador « èon grande precauzione gli taglia il tendine del garretto. Al- « lora dà il colpo mortale. È il più espressivo suono di feroce « agonia che io abbia mai udito. Spesso l'ho distinto da lontano « e cosi ho sempre saputo che la lotta stava per terminare ,. E sentite come alle isole Falkland era preso il bestiame selvatico: e La comitiva cerca accostarsi alla mandra senza essere sco- « perta. Ogni uomo porta con sè quattro o cinque paia di bolas; « getta queste, una dopo l'altra, sopra altrettante bovine, le « quali quando sono cosi impigliate, sono abbandonate per al- « cuni giorni fin che rimangono un po' esauste dalla fame e « dal dibattersi. Allora vengono ·1asciate libere e spinte verso « una piccola mandra di animali domestici, stata portata colà « per questo scopo. Pel modo in cui soùo· state prim·a trattate, « rimangono tanto atterrite che non abbandonano la mandra, « e sono facilmente spinte, se la forza le sostiene, fino a casa ,. E quando parla dell'ignoranza delle popolazioni di Maldonado: · « In tutte le case mi chiedevano di mostrare la bussola è « con quella e la carta geografica segnare la direzione dei varii « luoghi. Destava una viva ammirazione vedere che io potessi e con_òsceN la strada (perchè la dire.zione e la stradf! sono lii-

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