..;I-•- .\}'l!NÌVERSITÀ LIBERA 183 2~eri portavano il loro patrimonio, chi nel tempio di Persepoli, chi al santuario di Apollo a Dclo. - ~la non perdiamo di vista le apparizioni dei demoni. . ,...,. , ··-·· --·-. , .. Dopo ogni terribile guel'l'à, il tonlàdÌiì.tr tìdn ltìànca dì rac~ contare che fu pren11nuntiatà du bullag_lÌòni che ii1~noyravand in nt'Ìn.1 dn eserciU the sl $C01Hi'avai10helle nU\i'òlc, NUl!tl.tt'lu1po1·hmte succederebbe ·s~iilà _tct-i'a..stmzi:\ àvèi·è il suo contraccolpo ìn cielo. ll buoi~ Dh}. ~ i san li angeli farebbero una prova della C0ininèdh1 Ulhahà, pi-ima di rappresentarla sulla scena del thOtldtl, . ' ' Questa fantasia, non la qualificheremo come grossolana superstizione, perchè fu condivisa da qualche dotto commentatore di Daniele e dell'Apocalisse. Un'idea non è sciocca in dinletto e interessante in latino di ch_iesa. L'uomo de! pt:>poltl iiòrt ha che una vaga intelligenza dei fenon\e11I n1eleot iti i itìh!rtJrctandoli a suo modo, trova che tJgnì lé\vvenìrl1entò che lo comhhiovc, era stato preùello. PH i·egoia ge1rerale; i'apparizione. dei le comete e di altri « 'Sé-gi\i del tìeio » non j:>i'ealinunzh1nulÌà cii bliono, giacchè ìl Oestìno è per sua essenza i1iu\ dlvìnità funesta . .Ma ognuno spera che il segno prccUtsòre di calamità, minacci piuttosto il vicino. Ai racconti che sì dìcoi10 accanto al fuoco, incanto delle veglie inverrialì, ·\11e'ràvigliadell'adol·escenza e che u questa danno un insicnte dì tonvìmdonì religiose, moraH e scientifiche, i nonni e ·le buone vecchie adattano deì noinÌ qliàlsìasL · . immaginari o reali e se si adattano bene al tutto i'iessUlio si lagnerà. L'uomo del popolo non si preoccupa deli'esattezza storica. Così, nella leggenda che gli è raccontata della battaglia a Chfi., lons-sur-Marne, gli è indifferente che Attila insegua Ezio o Ezio Attila. La nostra buona gente ignora tutto ciò che può ignorare. Cosa ammirevole, ignora ingenuamente, senza pedanteria nè pretese. t i~. --•- I * * * - In fatto di apparizioni, chi non rie.orda la ballala dei Dijns, che Vietar Hugo imitò dall'Oriente, e di cui fece una delle sue meravigliose Orienta/es? ;I - ì:: lo sciame dei Djins che passa, E turbina fischiando. Le piante, che il loro volo fracassa, Stridono come un pino ardente. La loro schiera pesante e rapid:1, Volando nello spazio vuoto, Sembra una nube livida C.he porti un lampo nel fianco.
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