.. .. t.' IJ N I V F. R S I T À J. I R E: RA. 175 la v1s1one dell'organizzazione avvenire delle nazioni e dell'umanità possono essere, e sono i!lfatti per gran parte di noi, assolutamente diversi e sotto certi aspetti avversi ai propositi, prngrammi, idee e visioni che animarono nell'apostolato e nell'azione i grandi agitatori e i pensatori delle rivoluzioni repubblicane e nazionali ed in genere dei movimenti sociali della metà del secolo scorso. Le nostre aspirazioni oggi non sono le stesse di quelle di Mazzini o di Cattaneo, di Quinet o di Blanc, di Garibaldi o •di Kossutl~. Anche se molte di esse continuano sulla direttiva della traiettoria da questi tracciata, anche se noi non ripudiamo affatto le conquiste che essi fecero, noi oggi vogliamo qualche altra 'cosa, noi vogliamo di più. La nostra critica investe gran partf dei loro programmi, noi neghiamo certe loro formule religiose o politiche, siamo fuori o contro i loro schemi determinati o quelli dei partiti che da essi derivano. Eppure, quando torniamo col ricordo. o con lo studio ad alcune di quelle figure della storia, quando pensiamo all'esempio che esse ci hanno lasciato, quando - come in queste pagine di Giuseppe Mazzini - noi riviviamo, non i freddi programmi e le aride formule più o meno sorpassate, ma la loro vita di lotta e di sacrificio, il sentimento profondo d'umanità da cui erano mossi, il desiderio di libertà che li infiammava, tutto l'amore e la bontà di cui traboccava il loro cuore, allora .li sentiamo vicinissimi a noi, piit che contemporanei, e Maestri. Sentiamo di poter cioè sempre imparare qualche cosa da essi, di poter attingere in essi ancora di che appagare la nostra sete d'ideale e di miglioramento morale, di potervi trovare un conforto ed un incoraggiamento a )}Onpiegarci sotto le sconfitte più dolorose, a resistere -perchè contro tutte le bufere l'anima resti serena e diritta ed il cuore fedele a tutto quanto crediamo vero. e giusto ed a cui abbiamo giurato amore fin dalla prima giovinezza. Noi possiamo discutere le teorie di questi Maestri; ed infatti le soluzioni ch'essi davano ai prob emi che più ci preoccupano non ci persuadono, e preferiamo altre soluzioni che crediamo migliori, più giuste, più vicine alla verità. Ma il desiderio di bene da cui essi erano animati è simile al nostro; e come Educatori essi esercitano ancora una influenza elevatrice ed un'alta 'funzione d'incivilimento. L' esempio della loro vita ed il loro· ardente apostolato costituiscono tuttora una scuola di digi;iità umana e di carattere, che può utilmente e nobilmente reagire contro i mali insegnamenti dell'opportunismo, dell'egoismo e della menzogna, che corrompono l'età nostra e minacciano precipitarla in una decadenza irrimediabile. LUIGI FABBRI,
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