L'università libera - n. 5 - maggio 1925

La ·Repubblica Romana del 1849 E LA SUSSEGUENTE REAZIONE IN ITALIA NEGLI SCRITTI DI GIUSEPPE MAZZINI. Il. Due scritti di Giuseppe Mazzini non sono privi d'interesse, in questo volume (1), riguardanti la Repubblica Romana e la politica d'intrigo, d'inganno e di sopraffazione vi9lenta esercitata contro di lei dalla Repubblica Francese presieduta dal Bonaparte. Il primo è la prefazione alla pubblicazione in opuscolo della ' traduzione italiana (stampata a Losanna nel 1843) della « Risposta di Ferdinando De Lesseps al Ministero e al Consiglio di Stato » di Francia. Il Lesseps era stato inviato nella primavera del 1849 dal governo francese in missione semi-ufficiale a Roma, per addormentarvi le resistenze popolari, per tirare a lungo delle trattative destinate a naufragare ma utili a guadagnar tempo e impedire ai romani di pensare seriamente a difendersi; per mantenere, in sostanza, il governo repubblicano romano nella illusione sui fini reconditi della lontana repubblica « sorella maggiore » di Francia, e dare modo così all'invasione militare di procedere, almeno all'inizio, senza ostacoli e nel contempo salvare le apparenze agli occhi dell'opposizione• d'estrema sinistra del Parlamentò francese. Il Lesseps purtroppo servì non sen,?:a frutto all'indegno giuoco; ma (come lo dice il Mazzini) uomo di tendenze liberali e onesto di cuore, aveva preso la sua parte più sul serio di quel che si voleva dal governo di Parigi, e creò a questo non pochi imbarazzi: il che gli guadagnò il biasimo del Consiglio di Stato. A questo biasimo egli oppose una sua risposta, che naturalmente rendeva, almeno in parte, giustizia a Mazzini ed al governo repubblicano di Roma; e Mazzini non poteva non trarne profitto, divulgandola fra i lettori italiani. Nelle poche pagine di questa prefazione cogliamo un pensiero di Mazzini, accennato di volo, ma notevole, che fu poi più tardi ripetuto nei Doveri dell'Uomo; egli lamentava a un certo punto che Lesseps « forse piegò all'abitudine di sostituire la Pàtria anche ingiusta alla Patria dell'anime, l'Umanità, e i voleri del suo governo al Dovere » (2). In altre parole, Mazzini esprimeva questo pensiero: che non deve subordinarsi l'Umanità alla Patria, sopratutto se questa sia ingiusta, e che l'uomo onesto non deve confondere il volere del suo governo col Dovere. (1) Scritti Editi ed Inediti di Giuseppe Mazzini. - Volume XXXIX (Politica, voi. 14°). - Edit. Cooperativa Tipografico editrice Paolo Galeati, Imola. 1924. - L. 8. (2) Idem, idem. - pag. 131.

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