1,' U N I V E R S I T À L I B E R A 137 portantissimi e< Cenrii e documenti intorno all'Insurrezione Lombarda ed alla Guerra regia del 1848 » pubblicati da Maz.zini, sempre nell'Italia del Popolo in dicembre del 1849. In essi l'autore sviluppa gli stessi concetti e dà la medesima interpretazione che negli scritti anteriori, specialmente in quello sui « Partiti e cose d'Italia» di cui ci siamo occupati a?inizio di questo articolo. Esso presenta maggiore interesse dal punto di vista storico perchè pit't organico e sopratutto più corredato di documenti ufficiali pubblici e segreti,_ prima d'allora ignoti o quasi, i quali convalidano la tesi storica sostenuta da Mazzini e mostrano come fin da un anno prima egli avesse intuita la verità. Qui ·egli, fra l'altro, si riferisce anche a quell'importante libro di Carlo Cattaneo, uscito in quell'anno a Lugano col titolo Dell'insurrezione di Milano nel 1848 e della successiva guerra. « Il libro di Carlo Cattaneo, uomo che onora la parte nostra .... è libro che per estrema importanza di fatti e considerazioni vuole esser letto da tutti; che nessuno ha confutato e che nessuno confuterà» (1). Ma diffonderci su questa parte del volume mazziniano (del resto notissima, perchè ebbe separate edizioni italiane e traduzioni in francese e inglese, e fu inclusa nella edizione del Daelli) ci condurrebbe ad inutili ripetizioni di quel che dicemmo su e, Partiti e Cose d'Italia ». N~ importa dar piit che un accenno alle parole di solidarietà che Mazzini scriveva, quando a Parigi si fece il processo ai repubblicani e rivoluzionari francesi che in quella città inscenarono, il 13 giugno 1849, una violenta dimostrazione contro il governo per la spedizione di Roma. E così pure bastzrà ricordare il manifesto mazziìliano che nel febbraio 1850 fu lanciato ai 'Romani per ricordare e commemorare l'anniversario de.Ila proclamazione della già caduta Repubblica. * * * A proposito del «Programma» dell'Italia del Popolo di Roma (che dicemmo potersi considerare come il programma dell'attività di Mazzini in seno alla Repubblica) abbiamo accennato alle idee religiose e deiste di lui. Orbene, in questo stesso volume vi sono altri due scritti che giovano a dare un'idea della concezione religiosa di l\fazzini: i Pensieri agli Arcivescovi e Vescovi d'Italia a proposito d'una enciclica di Pio IX di quell'anno e l'articolo Dal Papa -al Concilio. . Il primo, posteriore al secondo, è in fondo un invito al clero a staccarsi· dal papa; e sviluppa i concetti di libertà e d'uguaglianza che tutti con un po' di buona volontà possono desumere dal Vangelo, per concludere che il dovere religioso impone la solidarietà con i poveri e gli oppressi contro i potenti, citando le (1) Idem, iclem. - pag. 274,
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