L'università libera - n. 4 - aprile 1925

124 t.' U N I V E R S I T À L I B E R A Per indovinare i segreti pensieri del suo · innamorato, la Posùaniese va nel Giardino dei morti, e sotto i raggi della luna si stropiccia le tempie con terra smossa di fresco,· I piccoli Badagas delle ilgherrie portano al collo talismani impastati con Ja cenere raccolta al rogo funerario. A molti bambini cristiani si davano, e si danno ancora, croci e una specie d'agnus dei fatti con l'argilla del Cimitero, con acqua benedetta e qualche granello di sale, ma bisogna recitarci sopra il Credo. · I Malgasci giurano fedeltà al nuovo monarca, bevendo dell'acqua in cui è stata sciolta terra raccolta sulla tomba degli antichi re. · I Giapponesi curano la paralisi con prese d'humus tolto a una sepoltura secolare. I transilvani vanno al Luogo deUe Anime un poco prima della mezzanotte, e prendono delle zolle che sbricioleranno sui foro terreni seminati a grano per allontanare i passe-ri. Al di fùori della loro azione diPetta, i morti agiscono per .mezzo degli oggetti che hanno saturato col loro fluido: esercitano allora un'influenza che si può paragona.re a quella del magnetismo, per avvicinamento. L'acqua che ha lavato il cadavere, la paglia su cui è stato steso, .gli aghi che hanno cucito il sudario, le tavole e i chiodi della bara, la paglia su cui è stato steso, gli aghi che hanno cucito il sudario, le tavole e i chiodi della ba rn., la stessa bara, tutti questi oggetti si rivelano malefici per 1:ssenza, ma gli abili. sanno trarne partito. La SfUre della giustizia, la spada che decapitò uh criminale, la corda che Jo strangolò, il pugnale che trapassò un cuore, la lancia che trafìsse un uomo, sono tutti oggetti-impregnati di virtù. Il boia passa per un uomo d'eccezione, quanti più condannati ha mandato a morie, tanlo più grande è il suo prestigio: s'immagina che abbia assorbito le vite da lui tolte e che possa disporne, per guarire accidenti e malattie. Anche il becchino, l'umile becchino; è investito di qualità eccezionali. Lo dimostra la canzone: « Tre tessitori, tre sarti e tre mercanti Si misero in nove conil'o il becchino: Ma questi nove non valevano lui solo. Un fiero uomo questo Scava-Fossa! i, * * * L'osso è la parte più resistente del corpo, dicevamo, quella che dura più a lungo, quella che è il simbolo della Morte. Quanto alle carni, queste son reputate sede della passione e dei sentimenti, il. luogo delle collere e degli amori. Le carni passano per essere compenetrate dell'anima animale, e perciò posseggono una vita più intensa che l'osso non può aver,c.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==