L'università libera - n. 4 - aprile 1925

98 L' U N I V E Il S I T À L I IJ E R A tan!ca in piena campagna. Insegnamento sperimentale, intuitivo, dunque. Per questo il Rabelais manda Gargantua a visi.- tare ì magazzini degli o-refici, le fonderie, i laboratori di alchimia (la chimica di allora), gli opifici di ogni sorta. Gargantua si darà al lavoro manuale soltanto nelle giornate di pioggia, e soltanto spaccando •e segando la legna e battendo i covoni nel granaio. Nelle fatiche mànuali· che il Rabelais indica non c'è affatto l'idea del lavoro manuale educativo, nel senso che· gli diamo oggi. Tel 1500 il pedagogista Silvio Antoniano (1540-1603) mostra. di capire il valore sociale dell'istruzione professionale! ma la considera estranea alla scuola, il che mostra che gli era sfuggito il valore educativo del lavoro manuale. Il senese Orazio Lombardelli (1540-1608) dà_ valore alle arti manuali •e studia i mezzi per perfezionarle, e combattendo i p ·egiudizi contro il lavoro manuale scrive:« il fare alcun lavoro in casa vostra di legname, o di muro, o di ferro, l'apparecchiar la mensa, il cavar acqua d'una cisterna,. l'assettare un orto, •e tai cose non fanno perder la reputazione, come s'avvisano i goffi,,. Ma egli si rivolge ai benestanti, ed è solo a loro che consiglia di iniziare i figli a qualche lavoro manuale. La valorizzazione dell'istruzione professionale dal lato sociale ed educativo insieme ha un assertore vigoroso nel Comenio (1592-1671), che ama l'istruzione tecnica, vorrebbe che dalle scuole, « officine dell'umanità n, uscissero artigiani vigorosi ed abili. Il Locke (1632-1704) nei suoi Pensieri sull'educazione scri- ·ve: « Non •esito a dirlo: io vorrei che il mio Signore imparasse un mestiere, sì, un mestiere manuale; vorrei ancora che ne sapesse due o tre, ma particolarmente uno,,. Questo perchè il lavoro fisico offoe alla mente un divertimento, un'occasione di riposo, procura al corpo un esercizio utile. E anche perchè serve come risorsa in caso di ristrettezza. Nel 1697 il Locke mostrò di capire il valore sociale dell'istruzione popolare ad indirizzo tecnico, faoendo al governo inglese una pregevole relazione sulla necessità di fondare « scuole di lavoro i> per i fanciulli poveri. Tutti costoro, dai tre ai quattordici anni, dovevano essere riuniti in asili dove trove-rebbero nutrimento e lavoro. Questo per combatt•ere il vagabondaggio e formare operai laboriosi. Il La Salle (1651-1719), voleva un insegnamento tecnico ,e professionale, e a Saint-Yon fondò una specie di collegio in cui si preparava gli alunni alle professioni industriali. L'abate Bernardino di Saint-Pierre· (1568-1743) si occupò dell'insegnamento professionale. Le scienze positive, le arti meccaniche, l'apprendimento di un mestiere, sono preferiti da lui allo studio deUe lingue. Egli vuole che intorno e dentro ai collegi vi siano mulini, stamperie, orti e giardini.

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==