L'università libera - n. 4 - aprile 1925

108 L' U N I V E Il S I T À L I Il E Il A Assunto al governo,- nel Triumvirato con Armellini e Saffi, l'opera di Mazzini scrittore s'interrompe (1). Dopo il 2 aprile, il primo scritto che troviamo -di lui in questo volume è un foglietto clandestino rivolto Ai Romani in data 5 agosto 184D, vale a dire un mese dopo la caduta della Repubb1ica Romana, nel quale Mazzini eccitava i cittadini a non CQmpera,re prodotti francesi, - propaganda ch'egli continuo anche per lettera, specie fra le donne, e riprese poco p_H1 tardi con ·un articolo nell'Italia del Popolo (settembre 1849) che ricominciò a pubbJicare, esule di nuovo, sotto forma di rivista a Losanna. Il << rifiuto dei prodotti francesi » - oggr con neologismo in voga si direbbe boicottaggio - doveva essere la protesta degli italiani contro ì'occupazione francese di Roma: « ••• E sia protesta solenne, chè tra gli invasori e gli oppressi è rotto, fino al sorg,c,re della comune libertà, ogni vincolo morale, materiale, economico . Corrotta dall'egoismo e dalle cupidigie· materiali, I.a Francia s'è fatta bottega .... Ferite.i calcolatori nei loro inteil'essi . . » (2) * * * Ma dove la passione ~di Mazzini ed il suo sdegno prorompono è nella difesa ch'egli fa della Repubblica Romana àalle calunnie d'ogni sorta avventate contro di questa, contro i governanti coine contro il popolo di Roma, dagli uomini della politica uffi<:i,ale e della diplomazia francese, in combutta con i diffamatori austro-.papali e con la stampa più reaz.ionaria europea. Varrebbe la pena di ri-esumare, anche per un suggestivo con- 'fronto col linguaggio così simile di certa stampa reazionai·ia più moderna, il torrente di· male parole, di sconce insinuazioni, di irivenzioni 1e più fantastiche, che si rovesciarono durante e dopo il 1849, per alcuni anni - specialmente dopo, perchè la vigliaccheria umana s'accanisce più ferocemente contro gli sconfitti - sugli eroi delle rivoluzioni italiane di quel tempo, e sopratutto sui fatti e gli uomini della Repubblica Romana! Non v'è nefandezza, non v'è prava intenzione,. non v'è delitto che loro non sia stato attribuito . . . · Gli uomini della rivoluzione poco si curarono di· questi sfoghi del rancore e della paura, e lasciarono con disprezzo che. il (1) Mazzini fu eletto membro del Triumvirato, .con gli altri due, dall'Assemblea Costituente romana il 29 marzo. Evidentemente gli scritti per l'Italia del Popolo e forse il giornale stesso, uscito con l::t data del 2 aprile, erano già pronti. Non sappiamo sriiegarci perchè a questo punto dell'Edizione Nazionale la Commissione incnricata non abbia posto gli « Atti della Repubblica Romana» stesi da Giuseppe Màzzini, che quc~ti inserì nel Vol. VII dell'edizione Daelli (1864) e vi occupano le prime 57 pagine. Probabilmente la C_ommissionc ha seguito un criterio diverso, che però non ci fa conoscere nell'introduzione (questa ,·olla un po' troppo sommaria) in cui non accenna affatto n tnli «Alti». Fino a che non ci sin dimostrato il contrario, ·questa omissione ci sembra grave errore. (2) Idem, iclem, pag. 103, •

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