L'università libera - n. 3 - marzo 1925

PENSIEROE VOLONTA' Lo. sviluppo spirituale della società dei tempi nostrr non· ·corrisponde ai giganteschi progressi del pensiero scientifico e della cultura tecnica, al fervore di vita che accelera il ritmo dei 1;ap- .porti sociali, e vince sempre più gli elementi e giunge ad una quasi completa conquista dello spazio. L'appello alle attitudini eroiche, il culto del Super-Uomo, è l'inno alla giovinezza, alla g\oia, all'amore del vecchio impotente e catarroso; è il panegirico del. • sedentario in onore dell'alpinismo. Ed è, anche, l'elogio dell'Ideale tessuto dal retore gretto ed affarista. Contrasto tra Il sogno e la potenza di .realizzarlo, pur nella limpidezza della rappresentazione, pur· nell'intensità del desiderio; contrasto tra l'a.ccademica abilità nell'ordire disegni e formulare propositi e l'inazione abulica; retorica falsa di chi non ha visioni di altezze nè battito d'ala, e pur sull'eterno fascino dell'Ideale intesse, per• irretfre consensi. Scarsa affermazione degli ideali della vita; mancato potere di esecuzione. Lo scetticismo svaluta i ·fini ideali; lo storicismo fa ài essi gioco indifferente di alterne vicende, a giudicar le quali basta il criterio del successo; e l'anima odierna, esaurentesi nel fervore dell'attività del giorno per giorno e trascinata dagli allettamenti esterni, giustifica la propria abulia con le necessità del realismo, unilateralmente analitico nel pensiero e piattamente accomodante nella pratica. Il prevalere della ragione sul sentimento toglie alrazione spontaneità ed interezza. Ogni cqntenuto di vita ha un alone d'indeterminatezza, ogni generosità è un. po' assurda, ogni azione eroica è un po' folle. Una relativa cecità è necessaria per vedere la luce del sublime. La riflessione può illuminare l'azione, chiarire l'obiettivo e tracciare la direzione; ma, rag riunto il limite di saturazione, la riflessione deve obliarsi nello scoppio o nèl ritmo dell'azione che è, essenzialmente, spontaneità, immediatezza. « L'intelligenza deve - come dice L Petrone - ridiventare natura». Non abbiamo che pochi maestri di vita, fra tanti maestri di dottrina, perchè l'azione è il prodotto massimo dell'unificazione, e il processo di sintesi è ostacolato, deviato dall'analisi, sterile perchè abulica anche come speculazione. E mancano i caratteri. Il che vuol dire che il cuore batte poco in molti e che la mente di molti non è sicura di sè. Frequente · è il mutare delle vesti politiche, letterarie, religiose, e gli uni giustificano i mutamenti con le ragioni del cuore e gli altri con ·gli imperativi del pensiero. La realtà è che il sentimento è in molti effervescenza, sentimentalismo epidermico. La verità è che manca a molti la possibilità della sintesi speculativa, che permette la stabilità ideologica e la resistenza volitiYa. Le crisi spirituali di oggi! Dagli abissi del Pascal agli affari editoriali del Papini. È il pensiero che arrugginisce la molla della volontà, o il pen-

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