L' U N I V E R S I T À L I B E R A 37 Oh, se si pensa che l'amore filiale è una particolare affinità che si sviluppa e ingrandisce fra due esseri bisognosi l'uno di protezione e l'altro di espansione, di un .particolare adattamento fra madre e figlio! ... Il bambino conosce e ama solo chi lo cura, chi lo nutre, chi lo difende, quindi, « malgrado ogni legame naturale egli si affezionerà alla nuvice. Una madre ·che non l'alleva, mette già nel primo anno di vita fra sè ed il figlio u~ abisso che non sarà mai completamente colmato. » ·· MARIA Ross,. SAVERIOMERLINO: Politica- e Magistratura. (Piero Gohetti, editore, Torino, 1925. - L. 6). È un libro di polemica politica pieno di vivacità, interessantissimo. Ma è anche un forte libro di studio, di critica giuridica e di sintesi storica, che sarà letto con molto interessamento anche da coloro che, prescindendo dalle idee politiche dell'autore e dalla passione che vibra nelle sue pagine, si occupano della importante e sempre vitale questione della giustizia penale e civile e del problema, che v'è così intimamente connesso, della indipendenza della magistratura. Saverio Merlino che vive ormai da cinquant'anni fra magistrati, pro-- cessi, tribunali e codici, conosce l'argomento di cui tratta come pochi altri. Egli studia sopratutto i rapporti fra politica e magistratura, quali si sono svolti dal 1860 in poi in Italia, sia riferendosi a ricordi personali, sia a testimonianze di giuristi insigni, sia a prove incontrovertibili di fatti noti, dimenticati od ignoti, sopratutto riguardanti processi di carattere politico o connessi con la politica. Il quadro storico che risulta dall'esposizione del Merlino è completo ed altamente suggestivo ed istruttivo. È desso la cosa più interessante del libro, per gli studiosi. Ma non- meno importante è la trattazione ch'egli fa di altre questioni connesse: quella così d'attualità oggi. dei decreti legge, il diritto penale in rapporto ai movimenti proletari, il reato d'associazione a delinquere e sediziosa, l'istituto dell'ammonizione e del domicilio coatto, i rapporti fra bancà, governo e magistratura, gli stati d'assedio e i tribunali militari, i processi politici specialmente nel più recente nostro periodo storico, e così via. Oltre ad esaminare il presente ed il prossimo passato, S·averio Merlino tenta gettare anche uno sguardo all'avvenire, studiando quale potrebbe essere in seguito l'evoluzione di quello che oggi si chiama diritto penale. Egli si pone l'interrogativo « che fare?» non solo per ciò che riguartla la soluzione dei problemi attuali, posti sul tappeto con maggiore urgenza dagli avvenimenti che si sono succeduti nel nostro paese in questo faticoso dopo-guerra, ma anche per quel che può interessare una società futura organizzata su basi di maggiore solidarietà umana. Egli rifugge da ogni semplicismo e prospetta in proposito difficoltà molto gravi, di fronte alle quali il sociologo deve fermarsi a studiare, ed ogni uomo di coscie~za arrestarsi pensoso, perchè la soluzione di tali problemi coinvolge 1m- ·prescindibilmente la sorte di tutto il progredire d-ella civiltà. . Quei nostri lettori che ricordano e forse conservano i due lavori sulla « giustizia penale » di Enrico Ferri e sul « tramonto del diritto penale » di Luigi Molinari, editi. prima della guerra dalla. rh,:ista m_ilanese L'l:niversità Popolare, e si occuparono a suo tempo degli importanti argomenti qu1v1 trattati, troveranno nel volumetto di Saverio Merlino una nuova sorgente di osservazioni e di meditazione, quasi diremmo un completamento_ del!-<: questioni che vi si riferiscono ed un aggiornamento :i-Ha luce _di tant,. fatti nuovi e d'una scienza che si rinnova sempre e contmuamente. LUIGI FABBRI •. /
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