L'università libera - n. 1 - gennaio 1925

MOVIMENTISPIRITUALI LA RIVOLUZIONE PROTESTANTE Negli anni che precedettero la Guerra E_uropea la questione .religiosa, in italia, non sollevava ·fervore di discussione e non molti erano gli studiosi che si assumevano il compito di scrutaré nei misteri della fede e di Dio. In quei tempi erano in piena efficienza l'anticlericalismo podrecchiano e l'ateismo puro, e perciò si giudicava superflua fatica l'indagine nei problemi dello spirito: si combatteva l'idea religiosa con lo scherno e colla volgarità e si tirava innanzi senza opporre idee ad idee. Poi venne la guerra che seminò pel mondo la morte ed il dolore ... · Quando l'uomo si sente percosso dal dolore o si trova al cospetto della morte si piega pensoso sul mistero dell'aldilà, ed eleva l'anima all'idea di Dio. Così avvenne che nel dopo guerra lo spirito religioso si fece breccia ili larghi strati, si affermò e si diffuse, creando larghe correnti di pensiero. L'anticlericalismo degli anni passati ha abituato gli italiani a limitare l'idea di religione nella prassi cattolica dell'adorazione di Dio, quel Dio onnipresente ed onnipotente, creatore del . mondo, e che dall'alto del suo regno di perfezione assoluta scruta con occhio corruscato l'opera sua:, pronto a colpire ed a punire chi oltraggia le- sue leggi immutabili. Iu realtà si è religiosi anche se non si segue la p1;assi catto.Jica o di altra credenza divina, anche se non si crede in nessun dio. Esser religiosi vuol dire credere fermamente in qualcosa di migliore che, o per fatalità d'eventi o per volontà di uomini, dovrà venire, e conseguentemente essere disposti e decisi a combattere con purezza d'intenti e fino al più grande sacrificio perchè ,questo « qualcosa di migliore» - e cioè l'ideale - diventi realtà. Perciò anche il socialismo, purchè servito con spirito di sacrificio e con fede tenace, può essere una religione. Tra le edizioni del Coenobium furono pubblicati, or è qualche anno, tre volumi: « Confessioni e professioni di fede di letterati, fi-losofì, ecc.» nei · quali sono raccolte le diverse opinioni di personalità italiane e 'straniere a proposito di religione. Sarebbe interessante, al fine di dimostrare la fondatezza della nostra interpretazione dell'_idea religiosa, di riportare il pensierò espresso in quelle pagine da positivisti come Roberto Ardigò, da atei come Felix Le Dantec, d~ libertari come Laurent Tailhade, Han Ryner e Paul Gille, da scienziati come Flammario11: Nessuno di costoro crede nel dio a·stratto e metafisico delle religioni divine, ma ognuno- d'essi ha il proprio credo o naturale, o scientifico, o filosofico, o sociale e per questo credo pensa ~ combatte. Nel loro caso ì'idçl.io è la filosofia, è la verità scientifica, è la bontà, è l'avvenire sociale, è la natura, è la solidarietà, è il bene universale. Abbi?-mo voluto spiegare, a, guisa di premessa quale è il nostro concetto di religione onde non· venir fraintesi. Noi studiamo i movimenti religiosi più dal punto di vista sociale che da quello teologico: i misteri, la me-

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