L' U N I V E R S I T À L I B E R A 25 Ma, signori, io mi lascio trasportare dal mio soggetto, dimenticando che ho al mio Iato uno dei maestri dell' Astro~omia fisiéa contemporanea, il sapiente pro.fessor RITCHEY i cui lavori hanno illustrato i due grandi osservatorii americani, Yerkes e Mèmt Wilson, che sta preci~amente per intrattenervi su questo meraviglioso progresso. Io mi affretto a cedergli la parola. I punti sui quali la mia allocuzione dovev~ essere più completata, i nostri lavori attuali, la vicinanza del pianeta Marte, il premio che lo concerne e gli altri premi della Società, il rinnovamento del nostro ufficio, la no&tra amministrazione, tutti questi soggetti saranno pubblicati dal Bollettino, dove voi potrete leggerli con tutto .comodo: d'altronde il nostro eminente presidente ha terminato or ora di presentarveli. Uno degli avvenimenti astronomici più interessanti di quest'annata, .è, senza contra~to, l'arrivo del nostro vicino, il pianeta Marte, alla' sua più grande vicinanza alla Terra, nel mese d'agosto prossimo. Tutti gli osservatori si preparano. Voi a':ete potuto vedere, alla nostra Àssemblea generale dell'-~nno scorso, che -grazie ad un generoso anonimo, io ho il dovere - e il piacere - di segnalar qui tutti gli anni l'osservatore i cui lavori personali hanno più efficacemente contribuito all'avanzamento delle nostre cognizioni su questo pianeta e di offrirgli un ricordo. Mi sembra che l'astronomo che ha più fatto per questo progresso è William H. Pickering, dello Harward College Observatory, a Giamaica, i cui 27 Rapporti Marziani sono universalmente apprezzati. Noi avremo presto occasione di parlar ·qui di questo ~1ondo vicino. Ap'plaudiamo, passando, The American Ephemeris, che ci porta gli elementi di ciascuna opposizione e ci ha già dato quelli del 1926, assai incoraggianti per gli osservatori: il diametro raggiungerà 20",4 e la declinazione +15 gradi. Io termino, in questa inaugurazione della nostra Assemblea generale, salutando· l'illustre astronomo degli Stati Uniti e pregandolo di prendere il ·mio posto su questa tribuna, proclamando una volta di più che per gli uomini di scienza non vi sono frontiere, e che il vessillo astronomico simboleggia la pace unive;·sale, costantemente messa in pericolo da delle cupidigie di formicai. CAMILLO FLAMMARION. Richiamiamo fin d'ora l'attenzione dei nostri lettori sulle lezioni di Storia delle Religioni di Elia Reclus la cui pubblicazione iniziamo in questo primo numero. Si tratta di un vero e proprio corso tenuto dal Reclus all'Université Nouvelle di Bruxelles, dal titolo generico: LE CREDENZE POPO. LARI; prima serie: La Sopravvivenza delle ombre . .
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